Mede, salve tutte le sezioni delle scuole medie

La scuola media di Mede non avrà due “classi pollaio” di 32 alunni, ma tre classi di 18 allievi, come per gli anni passati. Il tutto grazie alla mobilitazione di sindaco, genitori, insegnanti e soprattutto della dirigente scolastica Paola Guaschi. «Il 17 agosto – racconta la preside – il Provveditorato agli Studi ha dato conferma che le prime medie sarebbero state solo due, per mancanza di personale docente, ma io ho replicato spiegando che avremmo applicato un “riassorbimento” facendo fare qualche ora in più agli insegnanti già in carica». Soddisfatto il sindaco Giorgio Guardamagna: «Questo risultato è stato raggiunto sul filo di lana, considerato che tra pochi giorni le scuole riapriranno. Lo considero un successo per la nostra comunità che, diversamente, avrebbe avuto una serie di difficoltà e ricadute sull’intera popolazione scolastica: senza questa sezione sarebbe stato gioco forza utilizzare una palestra della primaria ed un locale mensa per collocarvi aule, ma soprattutto non sarebbe stato possibile fruire degli spazi adibiti a refettorio per un doppio turno di pasti, costringendo gli alunni al lunch box (soluzione che ritengo la peggiore) e quindi a consumare il pasto al banco nell’aula, con vaschette tipo “ospedale”. Ciò avrebbe comportato obbligo di sanificazioni pre e post pasto, con aggravio di tempi e di complicata collocazione degli alunni durante le operazioni. Oltre a questi disagi la ditta appaltatrice aveva stimato un aumento (comprensibile) del costo pasto di circa il 30%, quindi anche una ricaduta negativa sulle spese delle famiglie. Oggi invece potremo mantenere il costo del pasto vigente riassorbendo l’aumento (molto più contenuto) all’interno del bilancio comunale.

Detto questo ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per ottenere quanto, a mio avviso, ci era in ogni caso dovuto: non è stato semplice ma alla fine ci si è riusciti.

Rimane, però, incomprensibile come si sia dovuto “lottare” per avversare una decisione superiore che, ancora oggi, non trova plausibili motivi per essere stata adottata. E’ certo che occorra ragionare, con tutti gli organismi deputati, su come si debba immaginare lo sviluppo futuro del mondo scolastico che, francamente, oggi mi pare (al netto del Covid) necessiti di riflessioni importanti e modifiche di metodo e di scelte ben differenti».

Davide Zardo

Le ultime

Its / «Pavia ha bisogno di più coraggio»

Nel 2021 sembrava arrivato il momento di un Its...

Cascame, un quartiere attorno alla sua fabbrica

«Una comunità dentro alla comunità». E’ sufficiente questa frase,...

25 aprile / Dialogo tra generazioni

La festa della Liberazione mantiene il suo importante significato...

Cilavegna, Falzone rilancia e rinnova «Al centro, sociale e fragili»

Una squadra completamente rinnovata quella che sostiene la candidatura...

Login

spot_img
araldo
araldo
L'Araldo Lomellino da 120 anni racconta la Diocesi di Vigevano e la Lomellina, attraversando la storia di questo territorio al fianco delle persone che lo vivono.