Mortara, chiude il bar dell’ospedale

Niente più panettoni a Natale, colombe e uova di cioccolato a Pasqua. Al bar dell’ospedale Asilo Vittoria di Mortara le “chiacchiere” di Carnevale sono le ultime a essere state esposte sul bancone, che da oggi, venerdì 25 febbraio, rimarrà deserto per un po’. Almeno fino a quando non verrà svolta la gara per aggiudicare la gestione della struttura. L’Asst, scaduto il contratto con il Cral, ha deciso per un nuovo appalto, ma le gare sono andate deserte.
LA DIREZIONE «L’Asst di Pavia – ha spiegato il direttore generale Marco Paternoster – intende mantenere l’attività di bar all’interno dell’ospedale di Mortara: per tale ragione, è già stata indetta una gara che purtroppo è andata deserta per mancanza di offerte. Stiamo quindi lavorando a un nuovo bando che uscirà a breve. Auspichiamo pertanto di pervenire all’aggiudicazione del servizio al più presto, così da garantire continuità al servizio bar a beneficio dell’utenza e dei dipendenti dell’ospedale di Mortara». La decisione di andare a gara rientra nella volontà di riorganizzare forme contrattuali sui generis come quelle vigenti finora, in cui il Cral riceveva in affitto dei locali di proprietà pubblica e poi li sub-affittava a sua volta.
L’UTENZA Una perdita pesante secondo dipendenti e utenti della struttura, destinata a diventare un ospedale di comunità nell’ambito della riforma sanitaria regionale e del Pnrr. «Il bar è una eccellenza che perdere sarebbe un peccato – commenta un utente – Chi lo gestisce ha un mix di bravura e attenzione verso tutti e una parola buona con sorriso specie per chi soffre. Ma queste cose evidentemente contano poco». La gestione della struttura, affidata a Giovanna Canale, si è sempre distinta infatti per gentilezza e professionalità. La signora è troppo coinvolta per commentare, evidentemente addolorata di non vedere più pazienti, visitatori, medici, infermieri, personale ausiliario a cui era sicuramente molto affezionata. E proprio tra il personale sanitario girava la voce di una raccolta di firme per scongiurare la chiusura, dove chi cominciava e finiva il turno poteva contare su brioches appena sfornate e bevande calde. O dove si potevano trovare leccornie altrove irreperibili, come i celebri panettoni artigianali siciliani per accaparrarsi i quali la fila di dipendenti e avventori iniziava anche prima dell’avvento. La raccolta firme però finora non è stata confermata.
SPORTELLO Al bar era anche possibile pagare i ticket sanitari col bancomat, dato che non è possibile farlo al Cup. «Nell’atrio – specificano dalla direzione di Asst Pavia – c’è comunque un “totem” automatico per i pagamenti». «Ma è complicato da gestire per chi non è avvezzo alla tecnologia – spiega un altro avventore – soprattutto per le persone anziane». Un altro neo: qualcuno è convinto che le gare per l’affidamento siano “a chiamata”, cioè rivolte a una rosa ristretta di candidati. «Chiunque può partecipare – spiegano ancora da Asst – anche i precedenti gestori, che sono stati e saranno informati».

Davide Zardo

Le ultime

Its / «Pavia ha bisogno di più coraggio»

Nel 2021 sembrava arrivato il momento di un Its...

Cascame, un quartiere attorno alla sua fabbrica

«Una comunità dentro alla comunità». E’ sufficiente questa frase,...

25 aprile / Dialogo tra generazioni

La festa della Liberazione mantiene il suo importante significato...

Cilavegna, Falzone rilancia e rinnova «Al centro, sociale e fragili»

Una squadra completamente rinnovata quella che sostiene la candidatura...

Login

spot_img