Pieve del Cairo, una corsa per quattro

Quattro liste a Pieve del Cairo. Valter Capittini, geometra di 69 anni, è a capo della lista “Pieve nel cuore”, di cui fanno parte alcune persone che hanno esperienza nella vita amministrativa ed economica: l’avvocato Fabio Sturla, il dirigente tecnico Massimo Angeleri, l’imprenditore Fabrizio Tassi. «Ho deciso di candidarmi sindaco – spiega Valter Capittini – per rimediare a una situazione che è sotto gli occhi di tutti, mettendo la mia esperienza e le competenze per migliorare le cose. Voglio precisare che non è una lista “contro” qualcuno, ma “per” tutta Pieve».

Con la lista “Pieve al centro” Niccolò Capittini (36 anni, imprenditore edile, nipote di Valter) si fa forza dei suoi cinque anni di esperienza all’opposizione, contando su un gruppo di giovani e su due “querce” della vita politica cittadina come Luigi Rossanigo, sindaco dal 2005 al 2010, e Roberto Fredditori, vicesindaco dal 1998 al 2003. «La nostra – spiega il giovane candidato – è una piccola comunità dove il ricambio generazionale è improcrastinabile. Ho alle spalle un gruppo che è sempre rimasto unito, con una costanza che mi ha stupito. Ogni quindici giorni ci siamo sempre trovati per programmare interventi e iniziative. La mia esperienza in consiglio comunale mi ha fatto capire che un cambio di paradigma ci può essere, attraverso l’amore e l’attenzione per le piccole cose».

Laureata in Chimica, 42 anni, Rosa Lia Lacerenza, candidata per “SiAmo Pieve”, lavora nella scuola Itis Caramuel di Vigevano come insegnante, e come libero professionista esercita la professione di chimico come consulente e responsabile di laboratorio presso una ditta di smaltimento rifiuti. «Non sono nuova nel panorama politico sia a livello provinciale che comunale a fianco di Bonizzoni, Rossanigo, dello stesso Ansandri. Mi candido a sindaco un po’ per sfida personale perché mi piace sempre tirare fuori il meglio di me in nuove sfide e soprattutto perché in questi anni ho lavorato molto per questo piccolo paese cercando di dar voce a tutti i pievesi che in qualche modo mi hanno chiesto aiuto».

Paolo Roberto Ansandri (59 anni, agricoltore), sindaco a Pieve dal 2010, si ricandida per la terza volta con la lista “Noi per Pieve”. «Mi ha spinto l’amore per il mio paese. Credo di aver maturato una certa esperienza e voglio farne tesoro soprattutto in questo momento economicamente difficile, con un’emergenza sanitaria in corso, per mettermi al servizio della comunità. Dieci anni fa la situazione economica del municipio lo vedeva fortemente indebitato. Abbiamo bisogno di un’amministrazione consapevole delle difficoltà in cui si lavora. Su due milioni e mezzo di debito ne abbiamo pagato uno, dobbiamo ridurre ancora del 50%».

Dz

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