Prevale l’attendismo tra i sindaci e le amministrazioni comunali di Vigevano e della Lomellina. Tutti si dicono preoccupati per la situazione e auspicano un’azione di squadra tra le città del territorio, ma per ora nessuno adotta ordinanze specifiche o prende l’iniziativa nonostante gli appelli di associazioni di categoria ed enti preposti ai bacini idrologici a fare in fretta. Con l’eccezione positiva di Cilavegna (a cura di Ab, Gds, Md, Dz, Ev)

1. VIGEVANO “SPEGNE” DUE FONTANE

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il sindaco di Vigevano Ceffa

Sensibilizzare la popolazione in merito al problema dell’emergenza idrica è l’obiettivo che intende raggiungere Andrea Ceffa, primo cittadino di Vigevano. Non sarà introdotta alcuna ordinanza legata al razionamento dell’acqua, sebbene un primo provvedimento sia stato preso. Nella mattinata di lunedì sono state chiuse due fontane ornamentali, gestite dal Comune: quella situata davanti alla stazione e quella di San Francesco, in Via Dante. «Entrambe funzionano con un sistema di riciclo – ha spiegato Ceffa – ma con questo caldo un po’ di acqua evapora. Il nostro intento consiste principalmente nel lanciare un segnale ai cittadini. E’ necessario sempre, ma soprattutto in questo periodo, adottare comportamenti corretti e non sprecare l’acqua».

I tecnici comunali hanno provveduto a chiudere l’acqua in entrambe le fontane. Rimarranno aperte le fontanelle che erogano acqua potabile in diversi punti della città. I motivi sono essenzialmente due: garantire il corretto funzionamento della rete idrica e non incorrere in eventuali problematiche sanitarie. «E’ importante – ha evidenziato Ceffa – mantenere il flusso, se si vuole evitare che si formino batteri, come la legionella. Va evitato il ristagno dell’acqua e, allo stesso tempo, occorre garantire una valvola di sfogo qualora dovesse aumentare la pressione nelle condotte. In caso di chiusura delle fontanelle, si rischierebbe di dover fare i conti con le rotture delle tubature. Su questo punto ci siamo già confrontati sia con Ats sia con Pavia Acque. Continuo a ritenere fondamentale adottare atteggiamenti consapevoli, perché si stanno registrando delle difficoltà in ambito agricolo. L’acqua è un bene di prima necessità, prezioso per ognuno di noi. Purtroppo, non è illimitato».

2. A MORTARA GEROSA «STUDIA IL PROBLEMA»

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il sindaco di Mortara Gerosa

Avrà bisogno di studiare le carte in tavola Ettore Gerosa, nuovo sindaco di Mortara, per cercare di trovare soluzioni mirate e specifiche contro l’emergenza idrica. Gerosa è stato chiaro fin da subito, specificando che non applicherà alcuna ordinanza specifica che limiti l’utilizzo di acqua potabile. Ciò non toglie che il primo cittadino di Mortara sia pronto a discutere della questione con gli agricoltori. «Sono loro che più di tutti, stanno facendo i conti con un’emergenza idrica che non conosce precedenti. Mi servirà del tempo per pensare bene a quali soluzioni adottare. Non sono certo del parere che si possa risolvere la crisi idrica con dei provvedimenti immediati, che di fatto rimarrebbero fini a se stessi. Anche se decidessi di razionare l’acqua a Mortara, non verri a capo della questione. Stiamo facendo i conti con un problema di carattere nazionale, che non può essere circoscritto a livello locale. Fare rete con gli altri comuni indubbiamente rappresenterebbe un bel segnale».

Gerosa è convinto che il gioco di squadra, in questo caso l’unione dei comuni, potrebbe dare i propri frutti. «Costituendo una rete – prosegue il sindaco di Mortara – sicuramente si otterrebbero dei risultati più soddisfacenti. Se ogni comune agisce di propria iniziativa, non si va da nessuna parte». Nessuna ordinanza a Mortara, ma l’invito a mantenersi responsabili non è mancato. «Anche i piccoli gesti, quelli che ci sembrano più scontati – conclude Gerosa – possono fare la differenza. L’acqua è un bene di tutti e come tale va considerato».

3. GARLASCO, LA COMMISSIONE RIFLETTE SUL DA FARSI

Garlasco isabella panzarasa
l’assessore Panzarasa

Per il momento nessun provvedimento a Garlasco da parte del Comune per razionare l’utilizzo dell’acqua in un momento di forte siccità. Da alcuni giorni si è riunita però la prima commissione agricoltura della storia della città. Gli agricoltori sono molto preoccupati, soprattutto sul tema della forte siccità e hanno esposto i problemi all’assessore all’ambiente Isabella Panzarasa, che la presiede. «Abbiamo parlato di siccità, e promozione del territorio – spiega Melissa Spina, consigliere di maggioranza con delega all’Agricoltura – Una commissione giovane che cercherà di andare oltre alle bandiere del sindacato per far fronte comune a tutti i problemi che affliggono gli agricoltori». «Da parte mia – aggiunge la presidente Panzarasa – accoglierò tutte le istanze, le indicazioni e le giuste preoccupazioni del mondo agricolo. Insieme elaboreremo un documento che successivamente vorremmo sottoporre all’attenzione anche delle amministrazioni dei Comuni territorialmente vicini».

4. GAMBOLO’, PUBBLICATO VADEMECUM ANTI-SPRECHI

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Il candiato sindaco Costantino, rieletto per la seconda volta

Sulla base di quanto previsto da regione Lombardia il comune di Gambolò ha deciso sul proprio sito la pubblicazione di un decalogo del risparmio idrico, nel quale si forniscono ai cittadini una serie di accorgimenti per risparmiare l’acqua. A partire dall’applicazione del frangi getto al rubinetto fino a uno scarico differenziato per evitare eventuali perdite. Tra i consigli previsti ci sono quelli che riguardano la pulizia personale nella quale si incoraggia l’uso della doccia, invece che del bagno e la chiusura del lavandino quando ci si insapona o si lavano i denti. Altro consiglio prevede di usare lavatrice o lavastoviglie invece di lavare a mano, ma usata solo a pieno carico. Si consiglia di lavare l’auto solo se necessario, ma anche di annaffiare piante e giardini solo a tarda ora o al mattino presto. La frutta, secondo il vademecum del comune va lavata negli appositi contenitori, mentre l’acqua di cottura della pasta va raccolta e usata per sgrassare.

Importante quando si va in ferie chiudere il rubinetto centrale. «Non abbiamo emesso particolari ordinanze – dice il sindaco di Gambolò Antonio Costantino – ma abbiamo voluto fornire ai nostri cittadini un vademecum non solo che permetta di risparmiare l’acqua, ma anche di proteggere l’ambiente che in un momento come questo è particolarmente colpito dall’emergenza idrica». Nei mesi scorsi Costantino si era mosso a livello provinciale con lo scopo di portare all’attenzione dell’amministrazione provinciale di cui fa parte le proposte delle associazioni di categoria degli agricoltori sull’emergenza siccità.

5. CILAVEGNA LA VIRTUOSA, FALZONE RAZIONA L’ACQUA

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il sindaco di Cilavegna Giovanna Falzone

L’amministrazione comunale ha emesso un’ordinanza di razionamento dell’acqua, visto il difficile momento legato alla penuria e al periodo di siccità che tutta Italia sta attraversando, in sintonia con e direttive regionali. È stato stabilito il divieto di utilizzo di acqua potabile distribuita dall’acquedotto comunale per irrigazione di prati, orti e giardini, il riempimento di fontane ornamentali e simili ed ogni altro uso diverso da quello domestico dalle ore 8.00 alle ore 21.00. Le trasgressioni saranno punite con una multa che va dai 25 ai 500 euro. Inoltre il sindaco Giovanna Falzone ha deciso di invitare i cilavegnesi a un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, appellandosi alla massima collaborazione di tutti. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale, visto anche il periodo di difficoltà che stanno attraversando le campagne lomelline e della pianura Padana a causa delle alte temperature, che stanno impoverendo i corsi d’acqua. L’ordinanza sarà attiva fino al 31 agosto, salvo una revoca che potrebbe essere disposta se cambiassero le condizioni climatiche e meteorologiche.

6. COLDIRETTI: «PRECEDENZA AI CAMPI»

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Greppi (Coldiretti Pavia)

Sale a 3 miliardi di euro il conto dei danni causati dalla siccità che assedia città e campagne, con autobotti e razionamenti, il Po in secca peggio che a Ferragosto, i laghi svuotati e i campi arsi dove i raccolti bruciano sui terreni senz’acqua. E’ quanto afferma la Coldiretti nel tracciare l’ultimo drammatico bilancio di un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate e produzioni agricole devastate. «E’ necessario anche agire nel breve periodo – sottolinea Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – per definire le priorità di uso dell’acqua disponibile, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale produttivo nazionale. Occorre accelerare sulla realizzazione di un piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le riserve idriche necessarie».