Osservatorio 17-12 / L’inganno della statistica

Tra i tanti numeri che ci vengono propinati in questi tempi di covid, negli ultimi giorni è stato messo in evidenza quello del calo delle nascite, dovuto, appunto secondo le diverse fonti di stampa, alla paura del covid. In realtà, pensiamo che sarebbe bastato telefonare a 10 parroci sparsi in tutta Italia, invitandoli a fornire i dati dei loro archivi di Battesimi negli ultimi anni, a avrebbero fornito gli stessi dati: le nascite si sono almeno dimezzate negli ultimi anni!

E’ facile, quindi capire che la causa del calo delle nascite in Italia e nel mondo non è dovuta alla paura del covid, ma ad altri fattori, che noi vorremmo definire “paura della vita”. A parte che questo aspetto fa capire come i “dati covid” non siano così scientificamente esatti, soprattutto dal punto di vista statistico, ricercando le vere cause e i diversi fattori che incidono (ma non vogliamo addentrarci in polemiche…) su numeri non messi lì per caso, la verità che finalmente viene messa in evidenza in questo caso è proprio il vertiginoso calo delle nascite.

Non si può consentire a questo nostro mondo (e in particolare l’Italia) ormai povero di vita, di ingannare se stesso e gli altri sul perché nascono sempre meno bambini. I bambini non nascono perché non c’è più la cultura della vita e questo lo sappiamo. Quando ogni giorno sentiamo di leggi che parlano di “fine vita”, di “genitore uno” e “genitore due”, di nascite surrogate e via di questo passo, facilmente possiamo intuire che il cammino vero di una vita e la gioia della vita non appartengono più alla cultura del nostro tempo.

Certamente possono incidere anche altre realtà che, anche se non sempre si possono condividere, ce si possono anche capire, come la difficile situazione economica, la crisi educativa e via di questo passo. Incideranno le numerose separazione, le famiglie di fatto e le famiglie disgregate… una cosa è certa: incide soprattutto la paura della vita, e non tanto dal punto di vista della salute, ma proprio dal punto di vista del “dono” e dell’idea stessa di vita.

Si potrebbe star qui a parlare per giornate intere, con tanto di filosofi, di teologi, di influencer… ma tutto questo sarebbe già un fallimento se ci si basa su una lettura errata di un dato certo: il calo delle nascite. Attribuire questo dato (che dovrebbe far preoccupare almeno allo stesso modo di chi si preoccupa dello scioglimento dei ghiacciai) alla paura per il covid non solo sarebbe un errore statistico, ma soprattutto non sarebbe eticamente e culturalmente onesto. Non siamo esperti di statistica, ma questo inganno (probabilmente voluto) è un affronto alla stessa statistica!

Dep

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