Tutti si sono dati da fare, naturalmente per commentare e criticare il festival di Sanremo, un appuntamento annuale ormai quasi paragonato (pur con il rispetto delle differenti dimensioni) alla finale del Super Bowl americano. Noi vorremmo, nel nostro piccolo, partire da Sanremo per commentare la società di oggi… Il Festival di quest’anno, infatti, è stato caratterizzato dalle “esternazioni” di ospiti importanti, che senza mancare di rispetto a nessuno, potremmo definire “omelie” del nostro tempo.
La Ferragni, come altri illustri ospiti nelle diverse serate ci hanno propinato vere e proprie “prediche” sui “valori” che dobbiamo cercare di difendere. A differenza delle omelie, però, i “predicatori” di Sanremo non sono partiti dalla Bibbia o da pensieri di grandi filosofi o pensatori, ma in realtà si sono riferiti e quello che potremmo definire “pensiero dominante” della società di oggi, che per carità porta con sé anche innati valori, come la lotta al razzismo o la pace tra i popoli o la giustizia sociale, o la parità di genere e così via, ma che in realtà spesso porta ad ovvietà scontate Il sacerdote, alla domenica quando “predica” è consapevole che spesso le sue parole possono non trovare il consenso univoco dei fedeli o almeno li provoca ad un esame di coscienza (e il vangelo proprio di domenica scorsa portava a questo con quel “ma io vi dico” di Gesù che certamente entrava nei nostri cuori).
I “predicatori” di Sanremo hanno detto, in realtà, quello che la gente vuole sentire, dalla “parità di genere” al “vogliamoci bene”, perché il loro intento non poteva essere certo quello di portare ad una “esame di coscienza”, ma unicamente quello dell’audience Tanto per fare un esempio, se dal palco di Sanremo la Ferragni si fosse permessa di dire che l’aborto è un omicidio sarebbe stata fischiata, e quindi se ne è guardata bene, dal rischio di perdere una manciata dei suoi follower… Se questa riflessione la portiamo alla cultura del nostro tempo, quando magari sembra fondamentale fare la “raccolta differenziata”, ma ci si gira dall’altra parte quando si emargina un anziano o ci si dimentica della famiglia… ecco si capisce il livello culturale di riferimento. Fa bene la Ferragni a propinarci “prediche” che portano a guadagni spropositati di follower…Ma fa bene anche il sacerdote o il pensatore a ricordare valori “scomodi”… non andranno mai a Sanremo, ma un po’ di bene alla società di oggi lo potranno sicuramente portare.
Dep