Osservatorio 20-1 / Audience e culture

Mentre l’esposizione mediatica della cattura di Matteo Messina Denaro, francamente, porta a qualche perplessità, tutto in nome dell’audience, fanno poi riflettere altre notizie che il più delle volte si scovano tra le righe di giornali e agenzie di stampa.
Leggiamo, ad esempio, che in Birmania, nei giorni scorsi, in seguito al colpo di Stato, una chiesa è stata bruciata e rasa al suolo o ancora in Nigeria un sacerdote locale è stato bruciato vivo.
Ancora…che in un ospedale italiano i dirigenti hanno deciso di rimuovere l’immagine della Madonna col Bambino per non suscitare “disturbi psicologici” alle mamme che hanno scelto di abortire.
Ecco, queste notizie non meritano certo le prime pagine dei giornali o dei neetwork televisivi.
Al di là delle considerazioni sulle attuali e aride “leggi della comunicazione”, naturalmente qualche riflessione preoccupata occorre farla sulle stesse notizie.
Si parla tanto di libertà, di democrazia, ma quando questi sacrosanti valori sarebbero da ricordare per gli aspetti religiosi, vengono messi in secondo piano.

Forse se avessero scoperto che Messina Denaro avesse costruito in casa sua una cappella privata, lo avrebbero messo in prima pagina, con il subdolo messaggio di un legame tra fede e mafia, ma quando poveri fedeli e un sacerdote vengono ucciso mentre pregano, si fa finta di niente.
In tutto questo ci fa comunque intristire molto la scelta di quell’ospedale di rimuovere la statua della Vergine col Bambino, mettendo al primo posto le scelte di chi quel bambino lo “rimuove” dalla vita, non solo per la pratica abortiva, ma per scelte ideologiche e culturali.

Rattrista per coloro che hanno preso questa decisione, rattrista per le mamme che fanno questa scelta (che non vogliamo giudicare), vittime loro stesse di una cultura e una ideologia che le sovrasta.
Siamo certi, invece, che se quella immagine di Maria fosse stata lasciata al suo posto, non avrebbe “turbato” le mamme spesso vittime di una scelta più grande di loro, anzi, magari avrebbe fatto scendere una lacrima dai loro occhi, affidando alla stessa Vergine Santissima la loro dolorosa scelta.
Ricordiamo che il “Si” di Maria all’ angelo non è stato facile, “come è possibile..?”…la sua non è stata una scelta “logica” o culturale, è stata una scelta di fede, come lo è ancora oggi per tutte le mamme che accolgono il “dono” di una vita con fede…tutte!, anche coloro che purtroppo fanno scelte contrarie.
Nelle nostre miserie umane, non rimuoviamo le “immagini sacre” dalle nostre culture, ci aiutano sempre, anche e soprattutto nelle nostre debolezze e povertà.

Dep

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