Osservatorio 24-3 / Diritti civili

“Diritti Civili”…certo! “Diritti Civili” da garantire soprattutto ai più deboli, a chi non ha ancora “voce in capitolo” per barattare un voto o per diventare lo slogan per una manifestazione.
“Diritti Civili”, anzitutto di nascere!…“diritti civili” di essere educato in una famiglia…“diritti civili” di avere una garanzia di crescita umana e culturale nella complessa società di oggi…“diritti civili” di avere un papà e una mamma con cui condividere i propri sentimenti, dai quali ricevere educazione e amore, senza rischiare l’equivoco di diventare “oggetto” di una scelta, ma “soggetto” di un grande dono d’amore.
Sono tanti i “diritti civili” di cui oggi ogni persona ha bisogno, a tutte le età, in tutte le stagioni della vita, in tutti gli ambiti sociali e culturali in cui una persona, fin dal grembo materno, nasce, cresce, acquista una personalità, una sua ragione sociale e culturale, una dimensione religiosa ed etica.
Ormai, nelle nostre pagine di vita sociale, politica e culturale, tornano con una certa periodicità gli slogan sui diritti civili, quasi impostati ad orologeria.

C’è un equivoco ed è quello di leggere i diritti civili come “oggetto” da scegliere, tipo supermercato. I “diritti” sono soprattutto da assicurare agli ultimi, alle persone che non possono avere la possibilità di scelte, ma che le vicende della vita le ha spesso relegate a posti di emarginazione.
Il “diritto” di un povero, il “diritto” di un bambino abbandonato, il “diritto” di chi non può permettersi un cammino di studio, il “diritto” del lavoro, il “diritto” di poter sviluppare le proprie aspirazioni e capacità culturali e sociali.
Una società matura deve avere anzitutto la “preoccupazione” di assicurare alle persone, ad ogni persona, una dignità, con la garanzia di poter seguire un cammino che la possa realizzare nella sua esistenza.
Perché le manifestazioni sui cosiddetti “diritti civili”, ad esempio non percorrono le strade della povertà del nostro tempo? Magari passando tra gli ammalati di un ospedale, tra le persone che non hanno un tetto dove ripararsi, tra i ragazzi e i giovani che non possono sviluppare lo loro aspirazioni e le capacità di studio? E potremmo certamente trovare tanti altri ambiti nella società di oggi che ci provocano per l’assenza di questi diritti fondamentali della persona.

Non per essere di parte, ma, ad esempio, una Madre Teresa di Calcutta ha difeso nella sua vita e promosso numerosi “diritti civili”, non urlando slogan, ma sporcandosi le mani nel silenzio e nel dono.
Chi ha orecchi da intendere intenda…

Dep

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