È stata fissata per il 20 maggio prossimo l’udienza del Tribunale del Riesame che deciderà per la scarcerazione dai domiciliari del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, agli arresti dal 28 novembre scorso con l’accusa di corruzione. L’udienza, che si terrà al Palazzo di Giustizia di Milano, esaminerà il ricorso contro il rigetto dell’istanza presentata dal legale di Ceffa emessa a marzo dal Gip di Pavia. Ancora non è dato sapere entro quanto tempo il Riesame darà una risposta: i termini per la detenzione domiciliare del sindaco ducale scadrebbero il 28 maggio (a 6 mesi dalla prima esecuzione), ma se nel frattempo dovesse arrivare il rinvio a giudizio, il conteggio ripartirebbe da zero e di conseguenza scatterebbero altri 6 mesi previsti dal Codice di procedura penale.

ULTIME SETTIMANE Lo scorso 24 marzo il Gip aveva respinto l’istanza di scarcerazione presentata dal legale di Ceffa Luca Angeleri il 15 marzo, stabilendo che i domiciliari siano «l’unica misura idonea e adeguata a fronteggiare il rischio di recidiva e di inquinamento probatorio». Per il Gip infatti «vi è il pericolo concreto ed attuale che l’indagato, se lasciato libero di continuare a svolgere le proprie funzioni istituzionali». Ceffa, attraverso una lettera aperta, aveva ribadito la sua innocenza, denunciando un «pregiudizio» che danneggia la sua reputazione. «Ho sempre agito con lealtà e trasparenza», ha affermato Ceffa, sottolineando di essere stato eletto democraticamente e di voler «combattere per dimostrare la verità».
Af, Ev