Il 12 e il 13 febbraio si vota per le elezioni regionali e i candidati stanno presentando i programmi di governo che intendono realizzare in caso di vittoria,
ma quali sono le istanze del territorio? L’Araldo ha interpellato le categorie produttive, da Coldiretti a Confartigianato, da Assolombarda ad Ascom
per comprendere le aspettative dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato e dell’industria e quali potrebbero essere le risposte di chi vincerà le elezioni.
IN CORSA Attilio Fontana, presidente della giunta uscente, cerca di conquistare un secondo mandato con il sostegno della civica “Lombardia Ideale”, Noi Moderati, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, mentre Pierfrancesco Majorino spera di interrompere 28 anni di governo del centrodestra insieme a Verdi – Sinistra italiana, “Patto civico”, Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Mara Ghidorzi si propone come alternativa a sinistra correndo per Unione Popolare, Letizia Moratti si presenta come “terza via” con l’appoggio di Azione – Italia Viva e “Lista Moratti presidente”.

FONTANA Il presidente uscente ha scelto quattro parole chiave – prima, sostenibile, connessa, solidale – per definire la sua idea di Lombardia, una regione caratterizzata «dall’orgoglio di fare» e che può «mantenere il proprio posizionamento come leader nazionale» puntando su infrastrutture materiali e digitali, servizi al cittadino, investimenti sul capitale umano, la formazione, il lavoro, l’impresa, la realizzazione di una “Smart Land” «sempre più connessa e resiliente, potenziando la coesione e l’inclusione sociale e valorizzando il patrimonio paesaggistico e culturale della Regione e, al contempo, garantendo lo sviluppo sostenibile e la protezione della biodiversità». Quest’ultimo punto sarà possibile grazie all’autonomia, che dovrebbe rendere la Lombardia «terra di libertà d’impresa, lavoro, idea, ricerca, cura, educazione e affermazione della persona». A guidare l’azione di un eventuale seconda giunta Fontana saranno “sei pilastri”: Lombardia connessa, al servizio dei cittadini, terra di conoscenza, terra di impresa e lavoro, sostenibile, protagonista.

MAJORINO L’obiettivo del centrosinistra è invece interrompere «28 lunghi anni» in cui i lombardi hanno visto peggiorare la qualità della vita in tutti gli ambiti. Majorino si batte «per una Regione che si prende cura delle persone», l’impegno in ambito sanitario è ridurre le liste d’attesa, investire sulla medicina generale e sui consultori familiari, usare il 50% delle risorse oggi destinate ai privati per stabilire quali sono le priorità, «di tutte e per tutti», con un’attenzione sui diritti in particolare attraverso un fondo per la non autosufficienza e un osservatorio contro la discriminazione, «che corre verso il futuro», costruendo un sistema ferroviario europeo, promuovendo la digitalizzazione, contrastando l’inquinamento atmosferico e istituendo un reddito regionale di formazione, «laboratorio d’Europa», con un assessorato dedicato al Pnrr e la ristrutturazione di tutti gli impianti sportivi, «da abitare e vicina alle persone» tramite un dialogo importante col Terzo Settore, l’assegnazione delle case popolari vuote – stimate in 15mila – e una maggiore sicurezza sul lavoro.

GHIDORZI Unione Popolare vede la sfida delle regionali come «l’occasione per diffondere e far conoscere la nostra proposta, attraverso un percorso democratico e partecipativo. Creare uno spazio di opposizione e di progetto alternativo nella regione che rappresenta il cuore del capitalismo italiano, non solo per la sua ricchezza, ma anche perché qui di fatto è aperto il laboratorio permanente in cui il potere economico italiano ha sperimentato ristrutturazioni industriali, riduzione del ruolo pubblico e riorganizzazione del blocco sociale». Il tutto individuando 20 «temi e obiettivi centrali», tra cui contrasto all’ingiustizia sociale, passaggio a una sanità pubblica e rafforzamento della medicina territoriale, politiche ad hoc per casa, lavoro, giovani, lotta a ogni forma d’inquinamento, da quello atmosferico, ai fanghi, passando per bonifiche dei siti inquinati, gestione dell’acqua, contrasto del dissesto idrogeologico, promozione del trasporto pubblico locale e del risparmio energetico attraverso efficientamento e comunità energetiche, nuova gestione dei rifiuti, stop al consumo di suolo.

MORATTI La vice presidente della giunta uscente, fino alla rottura con il centrodestra, punta su esperienza e competenza amministrativa. Il programma si articola in 11 capitoli che coprono tutto il terreno d’azione della Regione: in ambito sanitario «il nostro obiettivo prioritario è una drastica riduzione dei tempi di attesa», in agricoltura «potenziare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dell’agricoltura lombarda, per aumentare la produttività e ridurre le emissioni, con una migliore gestione della risorsa acqua», per l’istruzione il potenziamento degli Its e l’attivazione di distretti tecnologici, che dovranno fornire alle imprese «risorse umane adeguate», per le infrastrutture occorre raggiungere «efficacia, efficienza, equità» attraverso i fondi del Pnrr e «la partnership fra pubblico e privato». Inoltre si prevede la «trasformazione digitale di tutti i servizi della PA», la produzione di energia da rinnovabili, un sostegno abitativo, il rafforzamento del primato lombardo e milanese in ambito culturale, turistico, sportivo attraverso investimenti strategici che favoriscano anche i giovani.
Giuseppe Del Signore