L’Araldo digitale è già a quota mille!

L’Araldo online supera quota mille. Sono più di mille i contenuti pubblicati sul sito web del settimanale da marzo, un traguardo tagliato in nove mesi che segna il consolidamento della sua presenza in rete. Erano i primi giorni del lockdown quando il direttore don Emilio Pastormerlo chiese alla redazione di compiere

uno sforzo per accelerare la pubblicazione del sito, che avrebbe dovuto essere lanciato in maggio, e far sentire la voce della testata durante la pandemia.

IL PUBBLICO Mille passi dopo la scelta è stata premiata da decine di migliaia di lettori, anche se sarebbe più opportuno parlare di lettrici, in quanto il 57.3% dei visitatori è costituito da donne. In generale gli utenti hanno visualizzato più di 200mila pagine e molti di questi sono entrati in contatto con L’Araldo per la prima volta, tanto che qualcuno ha fatto gli «auguri per la nuova interessante pubblicazione», che pure ha tagliato proprio nel 2020 il traguardo dei 120 anni, e altri hanno espresso il plauso per la decisione di accettare la sfida digitale. Che ha portato il settimanale diocesano a rivolgersi anche a fasce della popolazione che prima non intercettava:

il 52% dei visitatori ha meno di 45 anni, il 28.9% meno di 35 ovvero sono aumentati soprattutto i lettori nel segmento d’età che ha il rapporto “peggiore” con la carta stampata e l’informazione tradizionale. Il gruppo 18-24 anni è anche quello che resta di più online e guarda più pagine per sessione.

Orizzonte periscopio

NUOVI ORIZZONTI L’ampliamento del bacino vale anche dal punto di vista geografico, perché se è vero che la maggior parte della platea si collega da server situati tra Vigevano, la Lomellina e Milano (che in realtà copre molto del traffico locale), non sono mancate visite vere e proprie – non utenti che arrivano per caso e abbandonano subito, né “bot” ovvero software automatici – da Pavia, Voghera, Abbiategrasso, Torino, Novara, Como, Brescia, Bergamo, Genova, Alessandria, Cremona, Lodi, Codogno e anche da località più “esotiche” quali Roma, Napoli, Firenze, Verona. Il 90.1% del traffico proviene dall’Italia, ma non mancano lettori autentici da Spagna (Madrid, Siviglia e Barcellona le aree principali), Svizzera (Canton Ticino, ma anche Zurigo), Francia (Provenza e valle della Loira), Germania (Baviera), Regno Unito, Paesi Bassi e Stati Uniti (New York e New Jersey).

coronavirus Pavia

IN CONTATTO La decisione di sbarcare online è stata presa per permettere a L’Araldo di raggiungere le persone chiuse in casa e di raccontargli un evento storico come la pandemia, che non si è ancora conclusa.

Grazie a questa svolta non solo il settimanale è tornato ad avere una presenza online, che mancava da sette anni, ma ha cercato di essere interprete delle esigenze degli utenti, provando a spiegare in maniera chiara e approfondita quello che stava succedendo a Vigevano e in Lomellina, ma anche in Lombardia, nel resto d’Italia e nel mondo. A maggior ragione nelle settimane centrali dell’isolamento, quando le città scoprivano il silenzio, il dolore e la solitudine ed è stata sospesa l’edizione cartacea, uscita di nuovo a Pasqua.

L'Araldo - primo numero
L’Araldo – primo numero

STESSA IDENTITA’ Quest’apertura a un nuovo pubblico e un nuovo canale L’Araldo l’ha vissuta senza snaturare la sua linea editoriale e resistendo alla tentazione di riversare la carta nel digitale. Sul web è rimasta l’impostazione di una testata cattolica e di approfondimento, che cerca di presentare sia la vita della Diocesi, dalle messe in streaming alle iniziative del vescovo Maurizio Gervasoni e della Caritas per le famiglie in difficoltà e per chi ha vissuto l’esperienza del lutto passando dalla testimonianza diretta dei parroci, sia il territorio, offrendo attraverso la sezione “Primo piano” spunti di riflessione per immaginare percorsi diversi, per analizzare i problemi o per cercare di capire dove portano trend demografici, sociali, economici, ambientali, e attraverso quelle tematiche “Vigevano”, “Lomellina”, “Cultura”, “Intervista” uno spazio al racconto di quello che succede sul territorio.

Giuseppe Del Signore

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L'Araldo Lomellino da 120 anni racconta la Diocesi di Vigevano e la Lomellina, attraversando la storia di questo territorio al fianco delle persone che lo vivono.