Next Generation / L’inclusione sociale passa dalla rigenerazione urbana

La missione 5 dedicata a “Inclusione e coesione” è volta a sanare alcune criticità italiane di lungo corso.

Dalla presenza di servizi pubblici essenziali in aree marginali, allo sviluppo del Mezzogiorno, passando per divari territoriali, generazionali e di genere in termini di occupazione e di formazione,

sono questi gli indicatori nei quali ci si attende un miglioramento sensibile.

ALL’OPERA La prima delle tre componenti in cui si divide prende in considerazione le “Politiche per il lavoro” ed è collegata al programma nazionale Gol, il quale prevede di riorganizzare i centri per l’impiego e di metterli in rete su scala nazionale, oltre che in sinergia con il contesto scolastico – dai Cpia agli Its, passando per università e istituti tecnici – per facilitare non solo la ricerca di un’occupazione, ma anche la formazione di lavoratori, occupati, disoccupati, nonché beneficiari a vario titolo di ammortizzatori sociali. Da un lato aggiornamento professionale (“upskilling”), dall’altro lato riconversione per potersi spostare su ambiti professionali diversi (“reskilling”), due aspetti su cui finora si è investito poco. Nella stessa direzione vanno la promozione dell’apprendistato duale, che prevede la compresenza di formazione e lavoro, e il servizio civile universale, che inoltre mira a diffondere «il valore e l’esperienza della cittadinanza attiva».

PP Next Generation - apprendimento continuo

COMUNITA’ La seconda componente è dedicata al sostegno della fragilità, promuovendo la costruzione di infrastrutture sociali per minori, anziani non autosufficienti e disabili, ma anche servizi ad hoc per queste categorie e soluzioni abitative temporanee, al fine di «de-istituzionalizzare» la loro gestione, promuovendo il più possibile l’autonomia. Proprio lo “housing sociale” potrebbe riservare prospettive interessanti anche a una città come Vigevano, perché il Pnrr prevede di finanziare progetti di

rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale, che intervengono sulla qualità e il decoro urbano finalizzando il recupero al miglioramento del contesto sociale e ambientale

Su questa falsariga sembra muoversi anche la linea d’azione “Sport e periferie”, per la realizzazione di impianti sportivi e parchi urbani attrezzati in aree periferiche. Diverso infine il respiro della terza componente, orientata a “Interventi speciali di coesione territoriale” che riguardano aree specifiche della penisola diverse dalla Lomellina.

Gds

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