Provinciali / Duello Palli-Bargigia a destra, ma la vera sfida è quella del 2023

Chi sarà l’erede di Vittorio Poma alla guida della Provincia?

Sabato dalle 8 alle 20 i consiglieri comunali e i sindaci pavesi voteranno presso l’istituto Cossa di Pavia per l’elezione del presidente e del consiglio provinciali in una contesa che è quasi tutta confinata all’interno del centrodestra.

In lizza ci sono Giovanni Palli e Angelo Bargigia, entrambi della Lega, almeno fino a quando il secondo non è stato espulso per essersi candidato nonostante il partito avesse già indicato il suo nome ufficiale.

Provincia di Pavia - mappa
la posta in palio? (fonte Google Maps)

DIETRO LE QUINTE A sostenere Palli ci sono il Carroccio, Forza Italia e Fratelli d’Italia o almeno questi sono i pronunciamenti ufficiali dei segretari provinciali, perché il centrodestra arriva spaccato alle elezioni e non è dato sapere quanti, tra i “grandi elettori” – sono elezioni indirette, non votano i cittadini, ma i loro rappresentanti – seguiranno le direttive o agiranno da franchi tiratori dando il proprio consenso a Bargigia. Quest’ultimo gode del sostegno del “cerchio magico” leghista di San Genesio, che fa capo all’eurodeputato Angelo Ciocca e al consigliere regionale Roberto Mura e che può contare sull’apporto del sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi; Ciocca si è pronunciato apertamente contro la scelta di Palli, che non sarebbe stata condivisa col territorio, e ha chiesto una consultazione dei sindaci, che è poi stata organizzata via Whatsapp e ha portato alla candidatura di Bargigia, anche se il primo cittadino di Marzano tra pochi mesi concluderà il suo mandato e non sarà ricandidabile, ragione per cui in caso di sua vittoria tra la primavera e l’estate del 2022 si dovrà votare di nuovo, poiché il presidente provinciale decade quando conclude il suo incarico amministrativo.

provinciali angelo bargigia
Bargigia, sindaco di Marzano

PALLOTTOLIERE Chi vincerà quindi? A complicare le previsioni è il fatto che i 2141 tra primi cittadini e consiglieri non avranno tutti lo stesso “peso”, in quanto le provinciali prevedono un voto ponderato ovvero pesa di più quello espresso dai rappresentanti dei comuni con più abitanti, cosicché Pavia, Vigevano e Voghera da sole esprimono 31125 “grandi elettori”, quasi un terzo del totale. Come voteranno i 25 delegati ducali, i 33 del capoluogo, i 25 oltrepadani? Il posizionamento dei tre sindaci lascerebbe pensare che da Vigevano e Voghera le maggioranze andranno su Palli e le minoranze si divideranno tra scheda bianca e Bargigia, dando il voto pure alla lista di centrosinistra, che non esprime un suo candidato a presidente provinciale, mentre a Pavia ci sarà un maggiore sostegno a Bargigia, anche se le schermaglie sono già partite e, ad esempio, nell’ultimo consiglio comunale Fracassi ha incassato la sospetta assenza di una parte dei suoi consiglieri.

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Palli, sindaco di Varzi

TRAPPOLE Tuttavia anche Palli, che entra “papa” in conclave, non può stare del tutto tranquillo e deve guardarsi da due tranelli, il primo costituito dalla rete di relazioni nei piccoli comuni che fa capo a San Genesio – nei centri con meno di 3mila e fino a 5mila residenti si contano rispettivamente 29849 e 11124 “grandi elettori”, più di quelli delle tre città principali –

e il secondo dal voto del centrosinistra, che potrebbe essere tentato dall’opportunità di spaccare ulteriormente il centrodestra votando per un candidato che tanto tra pochi mesi decadrà,

dandogli inoltre la possibilità di presentarsi meno diviso al nuovo appuntamento elettorale. Del resto anche il Pd si è diviso tra chi voleva un’alleanza “progressista”, con M5s, Italia Viva e altre forze di sinistra, e chi proponeva un accordo con la Lega, in sintonia con la “corrente” Ciocca-Mura. Insomma a destra come a sinistra la situazione è fluida e prevalgono i posizionamenti tattici, perché la battaglia per piazza Italia è solo l’antipasto della vera contesa, quella per trovare un posto alle regionali e alle politiche del 2023. Lottando per Pavia, sognando Milano e Roma.

Giuseppe Del Signore

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