Scuola d’estate, parlano i dirigenti

Si andrà a scuola anche in estate anche a Vigevano e in Lomellina. Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici del territorio cosa ne pensano del “Piano scuole estate 2021” previsto dal Governo per affrontare, da un punto di vista didattico, l’emergenza Covid. «Ne parleremo proprio nel prossimo Collegio Docenti – spiega Giovanna Montagna, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale di viale Libertà a Vigevano – sarebbe interessante organizzare attività per gli alunni nel mese di giugno, come conversazione in lingua inglese con docente madrelingua, corsi di informatica e gioco-sport, oltre ai tradizionali momenti di recupero. Nonostante i possibili finanziamenti, dobbiamo fare i conti col clima non sempre favorevole nella nostra zona e con i limiti che la pandemia ancora ci pone».
Massimo Camola dirigente all’Istituto Comprensivo Donato Bramante puntualizza come «il piano scuola estate 2021 può essere un’interessante occasione per tentare di costruire un ponte ideale tra il prima della pandemia ed un dopo. I Collegi dei Docenti andranno coinvolti nell’individuare il fabbisogno educativo, ma soprattutto sociale, degli alunni. Sarà necessario immaginare la possibile risposta e richiesta delle famiglie, tenendo conto dei limiti degli spazi e delle strutture esistenti, oltre che del possibile coinvolgimento di Enti Locali e Associazioni nei progetti, non potendo prescindere dal problema della sicurezza rispetto all’evoluzione dei contagi. A poco più di una settimana dall’emanazione della circolare, il rischio è creare qualche fraintendimento sulla portata e sull’ampiezza degli interventi, che dovranno essere mirati e funzionali. Siamo di fronte, senz’altro ad una nuova inedita prospettiva per la scuola, supportata da un investimento economico importante».
Pietro Chierichetti, dirigente scolastico all’Istituto comprensivo di via Anna Botto, dice «le risorse stanziate sono interessanti, tuttavia ci sono molte criticità in relazione all’attuazione del Piano: in primis direi la gestione della situazione epidemiologica all’interno dei contesti scolastici. Nel Piano si parla di uscite didattiche, di sport, di musica, tutte attività che durante l’anno scolastico o non abbiamo potuto svolgere o le abbiamo potute avviare in modo parziale e limitato. E’ essenziale definire come sarà gestito tutto questo in relazione alle misure anticontagio».
Lucia Dragotto, dell’Istituto comprensivo Regna Margherita, precisa sul piano scuola estate: «Penso sia una opportunità da cogliere per partecipare come Istituzione Scuola a creare il “ponte per il nuovo inizio” con la consapevolezza di poter essere realizzatori efficaci del “non lasciare nessuno indietro” in questo periodo difficile che ci troviamo a vivere. Il Collegio Docenti -aggiunge – valuterà cosa fare e come farlo in modo che la proposta stessa sia agganciata a ciò che è stato fatto e a ciò che si farà. Verrà inoltre indagato – aggiunge – l’interesse da parte di tutti gli attori e una apposita commissione parteciperà alla analisi e valutazione delle ipotesi di  progetti/rete di scuole/enti locali/territorio che saranno coinvolti soprattutto nella fase due».
Passando alle superiori, Elda Frojo, dirigente scolastico all’Istituto Tecnico Commerciale Luigi Casale, spiega le difficoltà “logistiche” legate al suo istituto: «Da quello che ho letto le attività estive sono svincolate da altri progetti Pon finalizzati al potenziamento di varie abilità. Stiamo ragionando in particolare su questi ultimi, potrebbero rappresentare un valido supporto alla didattica e si svilupperebbero nel corso di tutto l’anno scolastico 2021-22. Per le attività estive, stante la scadenza del bando al 21 maggio,  i tempi mi sembrano troppo ristretti. Il Casale sarà anche oggetto di lavori di ristrutturazione programmati dalla Provincia per ulteriori adeguamenti alle norme edilizie antisismiche».
Matteo Loria, dirigente scolastico degli istituti Caramuel, Castoldi e Roncalli dice «sul Piano Scuola Estate stiamo ancora ragionando, non c’è nulla di concreto».
Alberto Panzarasa alla guida del liceo classico, scientifico e delle scienze umane Cairoli dichiara «il piano appare da un lato completo e ricco. Noi sicuramente proporremo sia attività di recupero delle competenze, sia attività di promozione della socialità».
Anche sul territorio ci si pongono domande a riguardo: Gabriele Sonzogni dirigente scolastico IC “G. e G. Robecchi”, sottolinea come «andranno chiarite alcune criticità. Tutto il personale giunge alla fine di quest’anno scolastico così particolare “stremato” anche sul piano emotivo. Ci si chiede anche fino a che punto, appena finita la scuola, si potranno rilanciare proprio quelle attività che più sono state “bandite” nel corso dell’anno: progetti sportivi, musicali, laboratoriali. Ci si aspettava la possibilità di uno snellimento burocratico per mettere più agevolmente in circolo queste risorse. Invece l’impostazione che traspare è quella tradizionale, con la conseguente mole di burocrazia da gestire: il gioco vale la candela?».
Stefania Pigorini dirigente scolastico all’Istituto Omodeo di Mortara, dichiara invece «il Piano scuole estate 2021 è un’iniziativa certamente positiva. Occorre  ponderare e pianificare bene la tipologia e la durata delle azioni estive, anche in considerazione delle condizioni climatiche di temperatura e umidità del nostro territorio che non favoriscono attività d’aula».  E prosegue «certamente potenzieremo le attività di recupero per gli studenti con insufficienze tali da portare ad una sospensione del giudizio e alla necessità di sostenere prove di recupero prima dell’inizio delle lezioni. Diversi docenti stanno ipotizzando alcuni progetti che potrebbero iniziare nel periodo estivo e proseguire nel corso del 2021/22. L’ultima parola sull’adesione al Piano complessivo sarà del Collegio dei Docenti che è chiamato ad esprimersi entro il 21 maggio, ma anche e soprattutto degli studenti e delle loro famiglie che liberamente potranno decidere di partecipare o meno. Direi che due sono le parole chiave per non perdere la rotta in questa fase di progettazione embrionale: sostenibilità e fattibilità. I nostri studenti hanno “perso” parte dell’anno scolastico e sono stati privati della ricchezza delle relazioni nel percorso scolastico ma hanno frequentato le lezioni senza perdere un giorno, hanno lavorato anche se in modo diverso e hanno bisogno anche di un periodo di stacco.  A noi l’arduo compito di trovare il giusto equilibrio nelle proposte. All’Omodeo nessuna decisione ufficiale è stata presa. Il collegio si riunirà il prossimo 14 maggio e in quella sede ci saranno  le prime delibere in merito».

Isabella Giardini

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