Una terza età tra alti e bassi quella degli anziani di Albonese, paese lomellino di 562 abitanti. A rendere la quotidianità più complicata è la mancanza di alcuni servizi indispensabili per le persone, anziane e non, che non hanno sempre la possibilità di spostarsi nei centri più grandi.

1. La spesa? Sì, ma solo al mercato

«Da qualche anno – racconta un anziano residente – non abbiamo più nemmeno un negozio di alimentari. L’ultimo è stato chiuso per cessata attività, se vogliamo fare la spesa siamo costretti ad aspettare il venerdì, giorno di mercato, per poter comprare qualcosa nelle poche bancarelle che vengono qui. L’alternativa è andare nei paesi vicini, come Cilavegna, Nicorvo o Mortara, ma non tutti hanno la patente o la possibilità di farsi accompagnare». Non essendoci una panetteria perfino comprare il pane può essere difficile.

2. Servizi per la salute: sì a medico e farmacia

La farmacia e l’ufficio postale di Albonese

Uno dei servizi di cui più si sente la mancanza, non solo ad Albonese, sono gli ospedali e i centri medici. «Io stesso – confida un anziano – quando ho subìto un’operazione al ginocchio, mi sono dovuto spostare nelle strutture vicine, nel mio caso a Vigevano, ma spesso abitanti di Albonese sono costretti a farsi curare negli ospedali di Mortara o di Vercelli e Novara e dobbiamo farci accompagnare da figli o parenti se possono». La carenza è colmata in parte dalla presenza di un medico di famiglia – che in molte altre parti della Lomellina non c’è – e di una farmacia accanto all’ufficio postale. «Il nostro medico, nonostante dobbiamo dividerlo con Cilavegna, è davvero molto disponibile. Le ricette mediche vengono direttamente trasmesse alla nostra farmacia e quindi non dobbiamo nemmeno cercare i codici mandati via sms».

3. Stazione fuori paese: le difficoltà nei trasporti

La stazione di Albonese

Altro tasto dolente, forse il più critico, i trasporti. Gli abitanti di centri piccoli come Albonese devono spesso fare ricorso ai loro mezzi, o ad amici e parenti, per potersi spostare. «Quando non c’è nessuno e non abbiamo la patente – spiega un anziano albonesino – l’unica soluzione resta quella di rivolgerci all’associazione Auser che, nel nostro caso, condividiamo con la vicina Nicorvo, ma non sempre è scontato che possa soddisfare le richieste. Nel peggiore dei casi dobbiamo contattare Auser Mortara, oppure trovare qualcuno del paese che possa farci un favore». Nonostante vanti una stazione ferroviaria, questa resta scomoda da raggiungere. «E’ collocata fuori dal paese e per raggiungerla bisogna percorrere un pezzo di strada provinciale, spesso trafficata. È proprio per questo che gli anziani con più difficoltà motorie tendono a non prenderla in considerazione».

4. Nessun ristorante e pochi punti di ritrovo

Ultima mancanza i centri ricreativi e i punti di ritrovo, quasi assenti. «Negli ultimi anni – conclude il cittadino albonesino – il nostro paese si è mano a mano svuotato dalle poche attività commerciali. Come unici punti di ritrovo per anziani e giovani sono rimasti l’unico bar, l’oratorio, quest’ultimo poco frequentato dai nostri giovani che preferiscono spostarsi a Cilavegna o Mortara, e il campo sportivo. Se anche volessimo prenderci una pizza o, semplicemente mangiarci un pasto caldo che non sia a casa nostra, questo non ci è possibile: non ci sono né ristoranti né delle semplici pizzerie d’asporto». Nonostante il piccolo comune lomellino non possa offrire tutti i servizi di una grande città, i cittadini anziani sperano comunque in una rinascita affinché Albonese possa diventare la casa anche di tanti giovani.

Rossana Zorzato