A Vigevano già oggi più di un quarto della popolazione ha più di 65 anni, una media più alta di quella italiana.
Per questo è importante iniziare a progettare e costruire oggi una città che sia capace di rispondere alle mutate esigenze dei vigevanesi:
una nuova casa di riposo, un centro neuropsicologico, trasporti ad hoc, spazi ricreativi, servizi dedicati anche alle famiglie con figli – che saranno sempre di meno – per permettergli di lavorare anche per quella metà di cittadini, giovani e anziani, che non lo farà. Quali sono i progetti dell’amministrazione comunale a riguardo? Un primo piccolo passo è stato fatto di recente con la “Carta Argento” per gli over65, lanciata dall’assessorati ai servizi sociali con il sostegno economico della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

LA CARD «Si tratta di un’agevolazione volta a stimolare la ripartenza sociale – spiega il primo cittadino, Andrea Ceffa – attraverso la frequentazione di spettacoli cinematografici e teatrali, palestre e corsi di vario tipo. Uno strumento che ci auguriamo possa essere d’aiuto per le persone con più di 65 anni presenti in città. La distribuzione avverrà a partire da settembre, mentre a breve sul sito del Comune saranno pubblicate tutte le informazioni». Dopo aver approvato le variazioni di bilancio, la giunta Ceffa ha reso noto di volersi mettere all’opera per potenziare e perfezionare l’Urp, Ufficio relazioni con il pubblico, presso il palazzo Esposizioni. Verranno aggiunte delle nuove postazioni e si provvederà a incrementare il numero del personale specializzato a fornire consulenza informatica, che passerà dalle due alle tre unità. Tutto ciò a partire dal mese di luglio.
ATTESA URBANISTICA Tuttavia questi provvedimenti non sono in grado di imprimere una svolta, la quale potrebbe arrivare dal punto cardine del programma con cui il sindaco Ceffa si è presentato alle elezioni ovvero la rigenerazione urbana. «Ci impegneremo – commenta – ad abbattere le barriere architettoniche ed effettueremo dei lavori su quei marciapiedi che possono non risultare non praticabili alle persone che per motivi di età, riscontrano delle difficoltà a livello motorio. Cercheremo anche di mettere a disposizione della collettività un numero adeguato di panchine. Tuttavia vanno valutate adeguatamente le zone di posizionamento, perché capita spesso che esse vengano occupate da persone incivili e maleducate, che impedirebbero ai nostri anziani di poterne usufruire». Il primo cittadino non si sbilancia invece sui progetti di più ampio respiro, dal centro neuropsicologico al nuovo De Rodolfi, che non sembrano in agenda.

LE CRITICITA’ Una scelta che non manca di suscitare la critica dell’opposizione e in particolare del segretario cittadino del Partito democratico Alessio Bertucci, che da candidato sindaco aveva puntato sia su un progetto per le nuove generazioni sia sulla realizzazione di una casa di riposo al passo coi tempi.
Nonostante il numero di anziani sia destinato sempre più ad aumentare – evidenzia – non vengono offerti servizi sufficienti per rispondere a questo andamento demografico

«Mancano infatti gli spazi condivisi e di intrattenimento, le panchine non sono sufficienti e la mobilità urbana va migliorata. I pullman non arrivano nelle frazioni, nelle zone periferiche, ma anche in alcune strade della città vera e propria». Il consigliere comunale dem illustra anche le possibili soluzioni per consentire alle persone di età avanzata, di vivere Vigevano al pieno delle proprie possibilità. «Migliorare i parchi cittadini, renderli più idonei nel consentire agli anziani di trascorrere delle piacevoli giornate all’aria aperta, creare centri di aggregazione e investire nella sponsorizzazione dell’Università della Terza Età».
Edoardo Varese