A un anno di distanza dall’inizio del conflitto ucraino si ripercorrono anche le iniziative messe in atto dai comuni del territorio lomellino. A Vigevano, per i piccoli profughi ucraini tutt’ora presenti in città, vi è la possibilità di usufruire anche per il 2023 del servizio mensa in modalità gratuita fino alla conclusione dell’anno scolastico. «Il provvedimento – spiega il primo cittadino, Andrea Ceffa – riguarda gli iscritti alle scuole statali, che frequentano corsi a tempo pieno».
CITTA’ DUCALE Un beneficio rivolto alle famiglie ucraine già presenti in città e prese in carico dal servizio di prima accoglienza. Se dovessero arrivare altri nuclei famigliari, per loro sarà obbligatorio il passaggio al segretariato sociale prima di ottenere l’esenzione. L’amministrazione aveva inoltre provveduto ad indire una raccolta fondi in aiuto degli ucraini, ma ad oggi «Non sono arrivate donazioni – rende noto il vicesindaco, Marzia Segù – il conto corrente è comunque ancora aperto. Quindi chiunque lo desideri, può ancora versare delle offerte».
IN LOMELLINA Solidarietà anche da parte del Comune di Gambolò. «Prima che si svolgessero le elezioni amministrative – illustra il sindaco Antonio Costantino – avevamo indetto una raccolta di beni di prima necessità. Una ragazza ucraina che risiede a Gambolò, si era adoperata nello scortare i convogli fino a Milano». Si rimane comunque attenti in attesa di novità. «Da parte della Croce Rossa non abbiamo avuto indicazioni ultimamente – spiega Costantino – ma siamo in contatto con tutte le associazioni del territorio. E, qualora servisse, ci adopereremo per consegnare ulteriori carichi di alimenti, vestiti o medicinali». A Mortara la Giunta Gerosa, insediatasi nel giugno del 2022, non ha ad oggi preso iniziative di alcun tipo.
Edoardo Varese
