1Ceffa: «Se c’è la richiesta l’amministrazione ci sta e farà la sua parte»

Elezioni Vigevano 2020 comunali - Andrea Ceffa Lega
Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano

Un Papa ricordato da tutti per l’affetto e quel pizzico di umanità che ha sempre mostrato di possedere come teologo, come studioso e come massima autorità spirituale del mondo cattolico. «Dedicare una via a Benedetto XVI potrebbe essere una bellissima idea – è il pensiero del primo cittadino di Vigevano, Andrea Ceffa – certo andrebbe scelta una zona simbolica. Non si potrebbe scegliere una strada periferica».

Se la proposta lanciata dall’Araldo, che ha visto in via Roma, punto cardine del centro storico vigevanese, proprio il tratto adatto da dedicare a Benedetto XVI, dovesse trovare riscontro «l’amministrazione – assicura Ceffa – si adopererebbe nell’accelerare quanto più possibile tutto l’iter burocratico da seguire. La richiesta deve però giungere in primis dai cittadini che risiedono nella zona o dalla stessa Diocesi. Per la città una via o comunque una località dedicata a Joseph Ratzinger rappresenterebbe un valore aggiunto».

La sua visita a Vigevano è anche per il primo cittadino un ricordo indelebile. «Un grande tra tutti gli uomini che ho sempre ammirato, apprezzato e amato – afferma – si meriterebbe sicuramente una zona che porta il suo nome». L’ipotesi di vedere a Vigevano una via dedicata a Benedetto XVI appare quindi tutt’altro che remota. Eventualmente l’unico scoglio da superare sarebbe strappare il sì dei residenti di Via Roma, ma considerando che suddetta via non conta un elevato numero di residenti, la strada da percorrere potrebbe anche essere in discesa.

2Rabai: «Sì convinto, si potrebbe dedicare anche un tratto della strada»

L’avvocato Dino Rabai

«Sono molto favorevole, non vedo ‘ostacoli’ in un’operazione come questa – spiega l’avvocato Dino Rabai, vice presidente della Società Storica Vigevanese e consigliere dell’Unitre – la visita del Santo Padre è stato un evento così imprevisto e, nello stesso tempo, determinante, significativo per la città, che dovrebbe eliminare ogni ostacolo, ogni controversia. E il “nullaosta” deve venire sia dalla comunità cattolica sia da quella civile: un sì, aperto, totale, nei confronti di una giornata e un uomo di Dio indimenticabili».

Secondo Rabai «l’intitolazione della via a Benedetto XVI fissa in modo indelebile la sua venuta a Vigevano. Lui merita questo, a volte vengono intitolate vie a personaggi pressoché sconosciuti». Tra l’altro «non è l’unico Papa al quale viene intitolata una via: via San Pio V, dove aveva sede il Tribunale, è un esempio lampante, un precedente: il futuro san Pio V fu priore del convento di San Pietro Martire, non era papa quando visse a Vigevano, ma è partito da qui, poi fu nominato cardinale, infine papa». Sull’individuazione di via Roma quale strada più adatta all’intitolazione, Rabai spiega «non sono contrario: magari potrebbe essere intitolato a Benedetto XVI un breve tratto della via: questa operazione comporterà dei problemi da risolvere, ma ricordo che via Roma è stata “spostata” due volte, quindi la trovo un’ipotesi fattibile. In via Roma ci sono tre negozi e abitano pochi cittadini». «Occorre organizzare un dibattito cittadino – conclude Rabai – via Roma, mi sembra la scelta più idonea. Non si può pensare a un luogo periferico: la strada intitolata a Benedetto XVI deve essere centrale».

3Volpato: «Il 21 aprile ha segnato la storia cittadina, occorre ricordarlo»

Paolo Volpato, presidente dell’Azione Cattolica di Vigevano

Una via intitolata a Benedetto XVI. Una proposta per ricordare una figura che, durante il proprio pontificato, non ha mai rinunciato alla propria umanità. Il 21 aprile 2007 l’allora Papa percorse proprio la via Roma che L’Araldo propone di dedicargli. «Intitolare una via a Benedetto XVI rappresenterebbe un valore simbolico – afferma Paolo Volpato, presidente dell’Azione Cattolica di Vigevano – per la nostra città». Migliaia di fedeli, in Piazza ducale, avevano ascoltato sedici anni fa i discorsi del Santo Padre riguardo all’importanza della famiglia e al fatto che i giovani rappresentano il nostro futuro.

Da un punto di vista culturale, la città ducale non potrebbe che trovare giovamento da un’iniziativa di questo tipo. «Visto che – prosegue Volpato – il mondo cattolico ha un ricordo più che positivo nei confronti di un uomo che ha lasciato una grande impronta alla Chiesa». L’idea è stata lanciata. Certo, la scelta dovrà comunque ricadere su una zona o una strada che riesca a evocare, in chiunque la percorra, l’importanza di Benedetto XVI. «Oltre a via Roma – precisa il presidente di Azione Cattolica Vigevano – la nostra città dispone di altri tragitti o località che potrebbero essere impiegati per questa iniziativa. Quel 21 aprile è di fatto un giorno che ha segnato la storia di Vigevano e della Diocesi».

4Scarano: «Siamo favorevoli, un’alternativa può essere via Sacramentine»

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Renato Scarano, rappresentante dell’Ascom.

Intitolare una via a Benedetto XVI: un’iniziativa che ha “mosso” l’opinione pubblica. Un dibattito che apre a molte riflessioni, opinioni. Renato Scarano, presidente dell’Ascom, apre: «Sono certamente favorevole a intitolare una via della nostra città a Papa Benedetto XVI, anche quale commemorazione della sua storica visita nel 2007». E, continua, «a Vigevano si trovano il corso Giovanni XXIII e la via Giovanni Paolo II, aggiungere un’intitolazione a Benedetto XVI rappresenterebbe un messaggio di vicinanza tra Vigevano e la Città del Vaticano, ricordando anche la recente visita del Segretario di Stato, cardinale Parolin».

Quanto alla proposta del settimanale cattolico di individuare via Roma, simbolico ponte tra spazio civile e spazio religioso, Scarano spiega che «dal punto di vista simbolico sarebbe una soluzione ottimale, la vicinanza con i luoghi visitati da Papa Benedetto XVI potrebbe essere un valore aggiunto. Come ogni cambiamento porta inevitabilmente un impatto sulla vita sociale di chi vi è coinvolto. La presenza di un numero ridotto di cittadini potrebbe essere un elemento positivo». Un’alternativa a via Roma, secondo Scarano, «sempre ricordando di limitare il numero di cittadini coinvolti in un eventuale cambiamento potrebbe essere l’attuale via delle Sacramentine. Potrebbe essere anche questo un luogo significativo per ricordarlo».

a cura di I.G., E.V.