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Alle sette e mezzo del mattino di lunedì a Suardi (585 abitanti) non c’è in giro quasi nessuno, a parte gli alunni delle elementari e delle medie che aspettano lo scuolabus per Frascarolo e Pieve del Cairo, e gli studenti delle superiori che vanno a Casale e Valenza in pullman.
POCHI NEGOZI Gli esercizi commerciali però sono già aperti e la signora che gestisce il “Bar 13” accanto alla chiesa spiega che ne sono rimasti pochi: «Questo – dice – è un posto tranquillo». La signora Viviana, una cliente, conferma: «È un paese di anziani, forse potrebbe tirarlo un po’ su la possibilità di andare al fiume in primavera e in estate. Una volta alla festa del paese venivano anche un migliaio di persone. Qui ci si conosce tutti, ma non c’è più lo spirito di comunità a legarci». Nel bar la radio trasmette gli aggiornamenti sulla salute del Papa, mentre fuori scarnebbia, una pioggerellina sottile. «Una volta, 30 anni fa – racconta il titolare del bar tabaccheria di via Maestra, che fa anche da edicola – c’erano quattro panetterie, due macellerie, due mercerie. Adesso è una desolazione».
NOVITÀ Eppure qualche novità c’è, come il negozio di alimentari “Pane e salame” in via Roma. «Ad aprile – spiegano i titolari Deborah e Luca – faremo una piccola festa per il primo anniversario dell’apertura. Qui vengono anche dai paesi limitrofi a comprare il pane e a qualcuno può capitare di incontrare vecchie conoscenze che non vedeva da anni. Insomma, è diventato anche un luogo di socializzazione. La gente è cordiale e noi ce la mettiamo tutta». Deborah e Luca sono molto benvoluti in paese; così come Luigi, un 68enne di Palermo che ha vissuto a Roma e Milano e non vede la sua città natale da quasi 50 anni.
Qui mi conoscono tutti – spiega tra una boccata e l’altra di una sigaretta che continua a spegnersi (gli presto l’accendino perché frugandosi in tasca non trova più il suo) – e qualche negoziante a volte mi fa credito fino a quando prendo la pensione. Ho anche il reddito d’inclusione e abito in affitto in un alloggio un po’ malconcio. Adesso però forse ne ho trovato uno migliore, pure nel prezzo.
CASE VUOTE Sono tante le abitazioni vuote, a Suardi. Una di queste, in fondo alla via Maestra, è la preferita del sindaco Dario Biancardi. «Qui ultimamente sono state vendute alcune case – spiega – ma se non si abbassano i prezzi si fa fatica. È nato qualche bambino ultimamente, i pullman dovrebbero mettere qualche corsa in più per gli studenti. Io sono nato qui, ho sempre amato il mio paese, il tempo per darmi da fare in Comune non mi manca. Riesco anche ad andare a caccia, a pesca, e a seguire le partite della Juve. È vero, una volta avevamo un sacco di negozi, e non c’è più la Pro loco, ma adesso fa qualcosa l’associazione “Amis dal Burgh”, e abbiamo riaperto l’ex Soms. Abbiamo messo parecchie telecamere per aumentare la sicurezza, e la Regione ha anche donato un’auto elettrica al municipio. Grazie al consigliere Carmelo Mastrandrea, poi, ogni mese il Comune pubblica un notiziario scaricabile da un manifestino grazie a un codice Qr. E dopo tanti anni abbiamo finalmente il Postamat». Gli uffici postali sono aperti martedì, giovedì e sabato.
POSTA E FARMACIA Il mercato settimanale invece non c’è. «Non ha mai preso molto, la gente preferisce fare la spesa a Mede, dove ci sono quattro supermercati». La dottoressa Tullia Taschieri, titolare della farmacia Rona, oltre a essere molto simpatica (dev’essere reciproco, perché mi dice che col taccuino le ricordo il tenente Colombo, il suo idolo) è figlia d’arte: «I miei genitori erano farmacisti – dice, ridendo – non avevo scampo. Mi sento fieramente suardese, il mio imprinting fin dall’infanzia è stato qui, e sono profondamente innamorata del paese. Fino ai primi anni ’70 avevamo anche il cinema, e ora possiamo solo guardare indietro, perché avanti non si può». Eppure per strada i coriandoli di Carnevale restano come traccia della sfilata in maschera di domenica, organizzata dalla parrocchia con una buona partecipazione di bambini. E verso mezzogiorno nel cielo le nuvole si aprono per far posto a un tiepido sole.
Davide Zardo