Quali sono gli effetti dell’inflazione sulle imprese? E quali costi hanno subito maggiori rincari? L’effetto più impattante dell’inflazione, ricorda presidente dell’Associazione dei commercianti di Vigevano «è incidere sul potere di acquisto delle materie, in generale – spiega – d’altronde basta che ognuno di noi interroghi se stesso sulla spesa che ha fatto recentemente perché si renda conto che il prezzo di pane, pasta, e di molti generi alimentari di prima necessità è aumentato. Se a questo sommiamo che anche le bollette di gas, luce sono notevolmente rincarate, la conclusione alla quale arriviamo è quella che ci invita a pensare che il futuro non solo non sarà roseo ma costringerà tanti a fare scelte drastiche, più di quelle che si stanno già facendo: ci sono famiglie che hanno tagliato l’acquisto di alcuni prodotti, o che si sono trovati nella necessità di adeguare la spesa e quindi i pasti a quello che possono permettersi di mettere in tavola». Tempi duri, anzi durissimi. Scarano continua «i 200euro di bonus non bastano quando gli stipendi non riescono a coprire tutto quello che rientra sotto la voce ‘spese’». L’inflazione è all’otto per cento e, per il presidente dell’Associazione dei Commercianti questo significa che «la classe media, quella che fino a poco tempo fa, reggeva il paese, sta scomparendo, e, ripeto, parlo della spina dorsale del paese che sta scomparendo: tutto si scarica sul consumatore finale, la classe più debole consuma di meno è questo lo si nota: le famiglie rinunciano a cose necessarie, spostano le spese più avanti, sperando che le cose cambino». Secondo Scarano lo stesso discorso si può applicare «alle imprese che si sono viste arrivare bollette triplicate: prima si aggiravano attorno ai 2 mila euro e adesso sono arrivate a 6 mila euro. Quelli erano soldi che si sarebbero potuti investire nell’azienda».
Isabella Giardini