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Gli italiani promuovono i medici di famiglia, mentre bocciano il Servizio sanitario nazionale. Questo quanto emerge dal sondaggio condotto da Ipsos il 7 aprile scorso, in occasione della Giornata mondiale della salute. Un risultato, quello per i Mmg, che conferma i sondaggi passati.
DATI Con una percentuale media intorno al 70%, i medici di medicina generale ottengono, nella maggior parte dei casi, giudizi eccellenti da parte dei loro assistiti. Nonostante “dottor internet” stia detenendo un ruolo preoccupante nella autodiagnosi delle malattie, questi professionisti continuano a essere una figura di riferimento per tutti i cittadini, nessuno escluso. Diversa è invece la situazione per il Ssn, la cui valutazione si aggira solo al 45% di cittadini soddisfatti.
Una delusione del sistema legata soprattutto alle ben note liste d’attesa, all’affollamento dei pronto soccorso, alla carenza di medici e anche alla demotivazione dei professionisti di area sanitaria. Fattore, quest’ultimo, che porta sempre più spesso all’abbandono del pubblico, a vantaggio del privato o dell’estero.
APPREZZAMENTO Nonostante i dati siano uniformi per tutto il paese, dal sondaggio Ipsos emerge come il Ssn sia valutato leggermente meglio al centro-nord (dal 51 al 53%); mentre subisce un crollo di valutazioni positive al sud e isole (dal 31 al 40%). Una serie di dati che si attestano diversamente da fascia a fascia. Se la valutazione più positiva è tra i giovani della Gen Z (con il 57%) e tra i laureati (56%), non fa che diminuire nelle fasce colpite da maggiori difficoltà economiche (29%). Indice che chi non può permettersi un esame o una prestazione medica non trova ancora soluzioni adatte, se non nella sanità privata.
Rossana Zorzato