Vaccini Vigevano / I casi aumentano, le iniezioni no

Non si può dire che l’aumento dei contagi nel mese di giugno abbia scatenato il panico generale tra la popolazione.

Almeno non a giudicare dalle vaccinazioni negli ultimi trenta giorni, rimaste pressoché al palo in Lomellina.

Anche se nel complesso della provincia di Pavia c’è stata un’accelerazione rispetto a maggio, nel territorio i cittadini si sono tenuti discretamente lontani dalle iniezioni: nessuna prima dose a Garlasco e Gambolò, 2 appena a Cassolnovo, 5 a Mortara, 35 a Vigevano. Numeri più ampi si sono registrati per le terze, pari a 482 nella città ducale, 127 in quella dell’oca, 54 in quella del borlotto, 60 a Garlasco, 51 a Cassolnovo, ma si tratta comunque di cifre che tengono l’incremento percentuale della popolazione coperta dal primo ciclo di vaccino al palo o quasi (Vigevano +0.1%) e quella protetta dal richiamo al di sotto del punto percentuale, tra il +0.8% vigevanese, cassolese e mortarese e il +0.6% gambolese e garlaschese.

LE QUOTE Del resto più di otto cittadini su dieci risultano vaccinati in Provincia (83.9%), una quota leggermente più bassa di quella regionale (86.2%), mentre per le terze dosi si va verso sette su dieci. A Vigevano si raggiunge l’83.8% per il ciclo primario e il 67% per il booster, a Mortara l’81.6% e il 64.6%, a Garlasco l’82.8% e il 65.7%, a Gambolò l’84.1% e il 66.7%, a Cassolnovo l’84.2% e il 65.7%. Come conseguenza resta una quota rilevante di persone che o non hanno iniziato il percorso d’immunizzazione o, avendo superato il picco dell’efficacia vaccinale e non avendo fatto il “rinforzo”, si trova ad avere una copertura ridotta, si tratta di almeno 9900 vigevanesi, 2800 mortaresi, 1600 garlaschesi, 1400 gambolesi, mille cassolesi, di cui tra un terzo e la metà per scelta. Senza dimenticare che l’attuale variante del coronavirus, la Omicron B5, si è dimostrata in grado di eludere anche le difese di chi è vaccinato o si è già ammalato, questo almeno per quanto riguarda il contagio, perché le prime rilevazioni statistiche confermano l’efficacia nel prevenire le forme più gravi della Covid-19.

Gds

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