Speciale Pasqua / Il calendario dei riti pasquali in Vaticano

«Aprire e uscire è quanto ci viene chiesto nella Settimana Santa, aprire il cuore e andare incontro a Gesù e agli altri, e anche per portare la luce e la gioia della nostra fede; Uscire sempre! E farlo con amore e con la tenerezza di Dio, con rispetto e pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma che è Dio a guidarci e a indicarci il cammino». Così papa Francesco prova a riassumere, in un videomessaggio indirizzato alla comunità di Mérida in Spagna, le caratteristiche fondamentali di questa Settimana di grazia che sta per culminare con la celebrazione gioiosa della Risurrezione di Cristo.

NEL RITO Un’occasione preziosa, sottolinea in più interventi il Pontefice, per «vivere tempi più prolungati di silenzio e di ascolto della Parola di Dio», ma anche e soprattutto per «entrare nei misteri della vita di Gesù e riviverli nell’oggi». La strada privilegiata perché questo diventi possibile è sicuramente il rito, cioè la celebrazione degli eventi fondamentali della passione, morte e risurrezione di Cristo che attraverso la liturgia, sempre, ma soprattutto durante il Triduo Pasquale, continuano a donare la loro Grazia a chi vi partecipa. Proprio a Roma, nella basilica di San Pietro, cuore della fede cattolica, il Papa presiede con particolare solennità questi riti e, come successore dell’apostolo Pietro, avvia ogni anno quella comunione con tutte le Chiese particolari, sparse nel mondo, che si realizza attorno all’altare.

AGENDA PAPALE Il primo appuntamento è stato, come in ogni Diocesi, giovedì mattina alle 9.30 con la Messa del Crisma, concelebrata da patriarchi, cardinali, arcivescovi, vescovi e presbiteri (diocesani e religiosi) presenti a Roma. Dopo la recita comunitaria dell’ora terza, l’Eucaristia solenne ha visto il suggestivo rito della rinnovazione delle promesse sacerdotali da parte dei ministri presenti e la benedizione degli oli per l’amministrazione dei sacramenti. Nel pomeriggio alle 16 Francesco ha continuato le celebrazioni pasquali con un altro momento significativo, ossia la Messa in Coena Domini con il ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia e il rito della lavanda dei piedi. Come dall’inizio del suo pontificato, anche quest’anno il Papa ha scelto un luogo di sofferenza per rivivere l’Ultima Cena, ossia la Casa Circondariale femminile di Rebibbia.

VENERDI’ E PASQUA Venerdì, memoria della Passione del Signore, il programma Vaticano prevede ancora due momenti forti: la celebrazione della Passione alle ore 17 in Basilica e, alle ore 21.15, la tradizionale Via Crucis al Colosseo che si concluderà con la benedizione apostolica. Culmine del percorso sarà però sabato alle 19.30 con la Solenne Veglia Pasquale in san Pietro, con il significativo rito del Battesimo di alcuni catecumeni. Domenica di Pasqua in piazza san Pietro alle 10 Francesco presiederà la Santa Messa, seguita alle ore 12 dalla solenne benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia centrale della Basilica. Tutti i momenti della Settimana Santa saranno trasmessi in diretta da TV2000, mentre Rai1 proporrà momenti specifici come la Via Crucis, in mondovisione, e la mattina di Pasqua (messa e benedizione “Urbi et orbi”).

Don Carlo Cattaneo

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