Nonostante il trend di contagi e decessi sia in diminuzione, sono partite la scorsa settimana le prime somministrazioni delle quarte dosi.
A CHI SPETTA E QUANDO FARLA A essere interessati dalla seconda dose booster sono i cittadini con più di 80 anni, i soggetti con compromissione della risposta immunitaria e sottoposti a trapianto, così come gli ospiti delle Rsa e i cittadini fragili con un’età compresa tra i 60 e 79 anni, a patto che questi ultimi siano inseriti nelle categorie a rischio. Tuttavia resta il dubbio di quando sia il momento giusto per ricevere la quarta dose, ma su questo chiarisce il Ministero della Salute che consiglia di sottoporsi al secondo vaccino booster, purché sia trascorso un intervallo minimo di 120 giorni, ovvero 4 mesi, dalla prima dose di richiamo.
CHI NON LA DEVE FARE Vi sono comunque casi in cui la somministrazione della quarta dose di vaccino non si applica. In particolare, fanno parte di questa categoria di esentati tutti coloro che hanno contratto l’infezione da Covid-19 dopo aver ricevuto la terza dose, solo in questo caso i soggetti più fragili potranno non ricevere la seconda dose booster. Ciononostante resta di primaria importanza la somministrazione del primo vaccino di richiamo nei soggetti fragili e over 80 che ancora non l’hanno ricevuto, pena la sanzione amministrativa.
DOVE VACCINARSI E SANZIONI Dallo scorso martedì è possibile prenotare la seconda dose booster sul portale di Regione Lombardia e riceverla nei centri vaccinali, così come nelle 503 farmacie lombarde che partecipano alla campagna vaccinale. Una nota dolente, sempre riguardo i vaccini, riguarda le sanzioni che, dallo scorso 4 aprile, stanno arrivando ai cittadini over 50 che non si sono sottoposti all’obbligo vaccinale. Tuttavia la norma prevede che i soggetti in questione abbiano 10 giorni di tempo per presentare all’Asst territoriale l’eventuale certificazione per il differimento o all’esenzione di obbligo vaccinale.
Rossana Zorzato
