I morti tornano a livelli che non si vedevano da maggio nel territorio provinciale, dove i positivi continuano ad aumentare anche se non è possibile risalire al dato dei casi attivi.
In Italia questi segnano +24.6% e arrivano a oltre 360mila, in Lombardia +34.9% a quota 68mila (dati al 20-12).
Dopo una settimana di ripiegamento, negli ultimi sette giorni i contagi hanno avuto una nuova accelerazione, tanto che il Governo sta valutando nuove misure da introdurre durante le festività per contenere l’avanzata della variante omicron, più contagiosa anche della delta. La situazione è in peggioramento anche negli ospedali, in quelli pavesi sono ricoverate 69 persone (+3%), di cui 9 in terapia intensiva e 60 nei reparti Covid, a livello nazionale sono rispettivamente 966 e 7726, a livello regionale 160 e 1225. Il tutto mentre Calabria, Friuli, Veneto, Liguria, Marche, provincia autonoma di Trento e Bolzano sono in zona gialla e Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna potrebbero aggiungersi tra Natale e capodanno, con una pressione nei nosocomi che è al 11% in area critica e al 13% in area non critica in termini di posti letto italiani e al 11% e 12% per quelli lombardi.
LE VITTIME Tornano ad aumentare i decessi, che sono 10 in sette giorni, +0.4% ovvero quanti ne erano morti in tutto il mese di ottobre o di novembre. Sono 2657 le persone morte con diagnosi di Covid-19, cui occorre aggiungerne 550 stimate senza diagnosi, un bilancio destinato a non essere chiuso poiché i contagi accelerano anche sul territorio: +2.9% casi a Vigevano e Mortara, +4.9% a Garlasco, +4.2% a Gambolò, +3.5% a Pavia, +3.4% a Voghera.
NATALE 2020 Dodici mesi fa l’Italia contava il doppio dei positivi, 613mila circa di cui un decimo in Lombardia, in rianimazione c’erano 2731 pazienti di cui grosso modo un quinto lombardi e 306 pavesi, a fronte di 6mila casi attivi e 62 morti in Provincia. Un contesto peggiore, tuttavia la seconda ondata all’epoca aveva iniziato a defluire, oggi la quarta è in piena espansione.
Gds
