Coronavirus Pavia, oltre 6mila casi attivi e quasi 400 ricoveri

Aumentano i positivi, aumentano i ricoveri, accelerano i decessi. Si può sintetizzare così l’ultima settimana in provincia di Pavia (dati al 16-03).

I casi attivi sono arrivati a 6415 rispetto ai 5229 della scorsa (+22.7%), le degenze a 377 in confronto alle 311 precedenti (+21.2%), le persone morte salgono a 2265, l’1.3% in più (in precedenza +1.0%).

Per quanto riguarda i deceduti, a quanti sono morti con una diagnosi di Covid-19 occorre aggiungere circa 550 individui stimati come eccesso di mortalità stimato nel territorio a partire da dati Istat. In rianimazione si trovano 44 pazienti, uno in più di sette giorni fa, negli altri reparti sono 333 contro 268 (+24.3%), anche se la corsa è leggermente rallentata. I focolai individuati in area pavese salgono da 29 a 36 e coinvolgono 205 soggetti, ma solo 3 di questi si trovano presso case di riposo, la metà in meno. Non stupisce quindi che Mara Azzi, direttore generale di Ats Pavia, abbia comunicato venerdì ai sindaci che «tutta la Provincia è zona a rischio», il che tra l’altro comporta l’estensione dell’isolamento a 14 giorni per chi ha contatti stretti con una persona positiva, anche in assenza di sintomi e con l’obbligo di avere un tampone molecolare negativo per poter terminare la quarantena. A fronte di un aumento dei contagi regionale del 5.2%, l’area pavese segna +6.1%.

CENTRI Nei comuni i casi hanno subito un’ulteriore accelerazione. A Vigevano +5.6%, a Pavia +6.2%, a Mortara +5.4% ed è stata superata la soglia dei mille casi (+52 in sette giorni), a Gambolò +3.8%, a Garlasco +5.8% e in entrambe queste città si sono raggiunti i 600 soggetti colpiti, a Voghera +3.7%. Quanto ai paesi più esposti della Lomellina, Mede è a 666 contagi (+3.9%), con una prevalenza di 105.3 casi ogni mille residenti, Sartirana a 182 (+1.7%) pari a 118.8, Zeme a 124 (+3.3%) corrispondenti a 124.5.

CONTESTO Anche in Lombardia e in Italia è stata un’altra settimana in cui l’epidemia di Sars-CoV-2 ha continuato a correre.

Aumentano i positivi (+12.2% nella penisola e +16.3% in Regione), anche se nel quadro lombardo a un ritmo più lento, e nel contempo accelerano i decessi, che segnano +2.4% (una settimana fa +2.2%) e +1.8% (era +1.4%, dati al 16-03).

In tutto sono 530357 le persone che hanno il coronavirus in tutto il territorio nazionale, di queste 93163 sono in Lombardia, il 18%, quasi uno ogni cinque. I morti sono saliti a 102499 e 29299 – è lombardo quasi un terzo di chi è deceduto – e i numeri che arrivano dagli ospedali indicano che questa cifra continuerà ad accrescersi a lungo. Nelle terapie intensive i ricoveri crescono rispettivamente del 16.9% (sette giorni fa +18.0%) e del 21.9% (contro +35.4%), arrivando a 3157 e 728, negli altri reparti del 16.1% (contro +14.2%) e del 19.2% (contro +23.1%), per un totale di 25338 e 6198. Se è vero che si riscontra un rallentamento, lo è anche che l’indice di positività si mantiene stabile o aumenta, essendo pari al 6.9% in Italia (era 6.4%) e al 9.4% in Lombardia (era 9.3%), e questo è un elemento che indica che ci si trova ancora in una fase espansiva dei contagi.

Giuseppe Del Signore

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