Coronavirus Vigevano / Dopo i positivi aumentano di nuovo anche i ricoveri

Continua la risalita dei positivi, che non interessa più solo la Lombardia, ma tutta l’Italia.

A livello regionale l’aumento è del 19.2% (da 117mila circa a 139mila) e a livello nazionale del 17.1%, in quest’ultimo caso con un’inversione di tendenza rispetto alla settimana precedente (dati al 21-03).

L’effetto della ripartenza dei contagi inizia a vedersi anche nei ricoveri, che vedono una leggera crescita nei reparti Covid, anche se in terapia intensiva per ora continua la discesa e ci sono 52 pazienti negli ospedali lombardi (-28.8%) e 463 in quelli italiani (-10.6%). Viceversa in regime di degenza ordinaria se ne contano rispettivamente 904 (+15%) e 8728 (+3.1%), con un tasso di occupazione che, secondo la rilevazione Agenas, in area critica è al 3% e al 5% e in area non critica al 9% e al 13%, quest’ultimo in netto aumento rispetto a sette giorni fa, quando era l’8%.

CONTESTO LOCALE In area pavese questo si traduce in un aumento dei contagi pari a +2.1% (rispetto al precedente +1.5%), in linea con la media regionale. Nei singoli comuni si registra +1.2% a Vigevano, +1.4% a Mortara, +1.6% a Garlasco, +2% a Gambolò, +3.2% a Pavia, +2% a Voghera. Nell’ultima settimana sono morte 11 persone, +0.4% in diminuzione rispetto al trend di marzo (+0.5% stabile), per un totale di 2966 vittime con diagnosi accertata di Covid-19.

CONTESTO NAZIONALE In Lombardia i decessi hanno raggiunto quota 39mila (+0.3%), in Italia quasi 158mila (+0.6%) e non è possibile stabilire che impatto avrà il riaccendersi della quarta ondata, perché si tratta dell’ultimo indicatore a invertire il suo percorso tra quelli presi in considerazione. Al momento lascia ben sperare il fatto che, come certifica l’Istituto superiore di sanità nel suo report del 18 marzo,

la fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100mila abitanti è la fascia d’età 10-19 anni con un’incidenza pari a 958, in aumento rispetto alla settimana precedente

ovvero la fascia più colpita in questo momento è una delle meno esposte alle conseguenze severe della Covid-19. Nonostante questo «aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale» passando da 429 a 576, uno sviluppo «evidente già dalle due settimane precedenti. Si raccomanda pertanto di continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate». Mascherine, gel igienizzante, distanziamento, evitare assembramenti, regole che restano anche in questa timida primavera.

Giuseppe Del Signore

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