Tutti gli indicatori dell’epidemia sono in miglioramento in Lombardia e in Italia.
Diminuiscono i positivi, lo stesso fanno i pazienti in cura presso il servizio sanitario, perfino il tasso di crescita dei decessi rallenta (dati al 23-05).
Maggio sembra proseguire sulla strada di un progressivo miglioramento dei dati epidemiologici. I casi attivi sul territorio nazionale sono circa 833mila (-15.2%), di cui 120mila si concentrano in quello regionale (-9.2%). In terapia intensiva sono in tutto 291 i ricoverati (-17.6%), di questi 34 sono lombardi (-15.0%), nei reparti covid sono 6388 (-16.3%), tra i quali 744 lombardi (-15.1%). In area critica il 3% dei posti letto risulta occupato (il 2% in Regione), in area non critica il 10% (e il 7%), valori che indicano una situazione del tutto sotto controllo.
MENO VITTIME Diminuisce anche il numero di persone morte con diagnosi di Covid-19, che sono aumentate dello 0.4% su scala italiana e dello 0.3% su scala lombarda, in entrambi i casi con un raffreddamento rispetto alle settimane precedenti. In Provincia di Pavia il passo resta il medesimo, +0.4% lungo tutto l’arco di maggio, ma con un decesso in più rispetto a sette giorni fa, 12 contro 11, il che porta il totale a 3072.
CASI SPARUTI Guardando al livello locale, i contagi continuano a frenare. Nel pavese sono cresciuti dello 0.9% contro il +1.4% precedente, in linea con la media lombarda, a Vigevano si resta intorno all’1.1%, a Mortara si scende a +0.9%, come a Gambolò, a Garlasco a +0.6%, a Pavia a +1.0%, a Voghera a +0.9%.
UN ANNO FA Lo scenario appare differente da quello della tarda primavera del 2021. All’epoca i positivi in tutta Italia erano circa un terzo di quelli attuali, 276mila, in Lombardia quasi un quarto, 35mila, ma mentre nell’ultima settimana è morto lo 0.08% dei casi attivi nella penisola e lo 0.09% in Regione, all’epoca si trattava dello 0.38% e dello 0.33%, quasi cinque e quattro volte di più rispetto a oggi ovvero in questo momento ci sono più malati di un anno fa, ma meno malati gravi a riprova dell’efficacia del vaccino nel contrastare l’insorgenza di forme più severe di Covid-19. E non si avvertono segnali che facciano pensare a un peggioramento nel breve termine: «Si conferma la diminuzione dell’incidenza con una trasmissibilità al di sotto della soglia epidemica – si scrive nell’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità – Si rileva una diminuzione del tasso di occupazione dei posti letto in area medica mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva è sostanzialmente stabile».
Giuseppe Del Signore