Le scuole stanno facendo letteralmente i salti mortali per arginare in qualche modo la diffusione del virus tra i banchi, rispettando rigorosamente le regole stabilite. I vari responsabili Covid all’interno dei vari istituti hanno perso il sonno e non sanno più che pesci pigliare per attuare in modo rigoroso le procedure. C’è però un grosso problema: l’Ats non riesce nel modo più assoluto ad effettuare l’adeguato tracciamento per permettere di informare in modo adeguato le famiglie. Perchè? Il motivo è semplice: manca il personale. Ci sono solo due persone che fino all’inizio della scorsa settimana dovevano gestire l’imponente traffico di dati dopo l’impennata di casi avvenuta in questi giorni. Altre tre persone sono arrivate in queste ore ma devono ancora essere formate. La situazione di fatto è stata indicata senza mezzi termini nel corso di un webinar avvenuto lunedì mattina tra i vertici di Ats (erano presenti i dottori Ennio Cadom e Simona Riboli), responsabili del tracciamento, e gli incaricati Covid delle varie scuole.
A denunciare esplicitamente la situazione è la dirigente dell’Istituto Casale Elda Frojo: «Non abbiamo un adeguato supporto da parte di Ats, che non riesce a tracciare tutte le segnalazioni e i contatti stretti». Una posizione che viene ribadita anche per quanto riguarda le scuole medie. «La piattaforma a disposizione per questo importante servizio – spiega la responsabile Covid dell’Ic di viale Libertà di Vigevano Alessandra Ferrari, che è anche vicaria della scuola – è utilizzata solo in parte, perchè molti dati non possono essere aggiunti. E’ possibile infatti inserire solo il primo caso di contagio per classe e poi nulla più. All’operatore antiCovid della scuola appare la scritta “inviato” e non è possibile procedere oltre, perché l’Ats non elabora le comunicazioni inviate dagli istituti scolastici. Solo davanti alla scritta “appropriato” è possibile inserire altri dati che interessano la stessa classe, come ad esempio un secondo contagio. E così via». Insomma, non essendoci personale a disposizione per analizzare i primi dati, tutto rimane congelato.
«La collaborazione di Ats Pavia con le scuole è massima – replicano dall’azienda pubblica territoriale di tutela della salute -. Essendoci molte segnalazioni al giorno cerchiamo di fare in modo più rapido possibile. Una circolare prevede che il dirigente scolastico possa intervenire per sospendere attività didattica in presenza. E’ una semplice facoltà che permette al dirigente scolastico di agire senza aspettare l’intervento di Ats». «Nonostante il quadro dei contagi lo spirito collaborativo è massimo – prosegue inoltre Ats Pavia – anche sulla piattaforma per risolvere qualsiasi problema possa sussistere. Gli incontri e i webinar informativi in affiancamento al manuale, già forniti con le scuole procedono in base a una programmazione periodica che prevede anche corsi specifici che vengono promossi anche in base a necessità specifiche. All’interno del Dipartimento di prevenzione c’e’ un team di persone dedicate specificatamente alle questioni scolastiche che coinvolge sia medici sia personale infermieristico.
Isabella Giardini
Massimo Sala