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Una figura per la tutela

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«E’ una legge di civiltà, umanità e libertà: salvaguardia la dignità dell’uomo e della donna fino all’ultimo respiro. Una legge che oggi può senz’altro essere rivista e migliorata, con il contributo di tutti i soggetti interessati: dagli operatori socio-sanitari ai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche». Lo ha sottolineato il senatore Mario Mantovani nell’intervento che, giovedì 18 aprile, ha concluso alla Rsa Arcobaleno di Cava Manara il convegno sul tema “L’amministratore di sostegno…20 anni dopo!”. L’evento è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale Arcobaleno e da Fondazione Le Vele Ets di Pavia.

PER I FRAGILI «Il ruolo dell’amministratore di sostegno – ha sottolineato in un messaggio inviato dall’assessore regionale Elena  Lucchini – deve essere sempre più associato all’autodeterminazione e alla libertà di scelta delle persone più fragili. (…) I Centri per la Vita Indipendente si affiancheranno ai servizi territoriali per accompagnare ogni cittadino verso la piena partecipazione alla vita sociale e alla realizzazione della propria vita indipendente».

Con le risorse messe a disposizione (2 milioni nel biennio) si prevede di attivare fino a un massimo di 33 centri, per garantirne la presenza in tutte le Ats del territorio regionale.

ASSISTENZA GARANTITA Domenico Rendina, direttore generale della Cooperativa Sociale Arcobaleno Spa, ha ricordato «il ruolo e la presenza di una realtà come la nostra, che sul territorio pavese gestisce 5 Rsa, un centro diurno integrato, un centro diurno per disabili, oltre ad altri servizi. Garantiamo assistenza a 600 persone, grazie al lavoro di 300 operatori. Con Fondazione Le Vele è avviata da tempo una proficua collaborazione: è un ente di formazione molto qualificato, che prepara al meglio chi poi lavorerà nelle nostre strutture». Ha poi portato il suo salutato l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, a cui il direttore generale Rendina ha fatto un simbolico omaggio: una cassetta per l’emergenza sanitaria con la significativa scritta “Urgente! Abbiamo bisogno di personale sanitario”, pregando di consegnarla ai vertici della Ue.

UNA FIGURA MODERNA «Tanti operatori sanitari e sociosanitari che lavorano in questa Rsa sono passati attraverso i nostri corsi di Oss e Osa – ha ricordato Giovan Battista Bernardo, presidente di Fondazione Le Vele ETS – L’amministratore di sostegno è una figura moderna e flessibile, che può valorizzare l’autodeterminazione di una persona fragile e salvaguardarne le capacità residue».  Michele Pini, sindaco di Cava Manara, ha elogiato la Rsa Arcobaleno, prima della tavola rotonda aperta da un intervento di don Franco Tassone, che ha parlato in qualità di “esperto del terzo settore”.

In merito alla figura e al ruolo dell’amministratore di sostegno, è indispensabile sburocratizzare procedure che oggi risultano troppo complesse – ha spiegato don Tassone – Vanno responsabilizzate le associazioni e deve essere costruito un rapporto di sussidiarietà con le istituzioni pubbliche.

I VARI DOVERI L’avvocato Clara Frattini si è soffermata su “Doveri e responsabilità dell’amministratore di sostegno”: “La legge del 2004 ha cambiato la prospettiva precedente, mettendo al centro la persona fragile”. Maurizio Niutta, direttore generale dell’Asp di Pavia, ha affermato che «oggi è indispensabile la formazione dell’amministratore di sostegno. La legge del 2004 va migliorata: auguriamoci che possa farlo un legislatore intelligente, capace di apportare le giuste modifiche». Il senatore Mantovani ha affrontato l’argomento presentando il suo libro “20 anni di civiltà. Riflessione sull’amministratore di sostegno”.

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