In paese sono finite le mascherine per l’emergenza Covid-19? Niente paura, ci pensa la parrocchia. A Pieve del Cairo le mamme di alcuni ragazzi che frequentano l’oratorio “Don Remo Rustichelli” si sono messe al lavoro per tagliare e cucire mascherine di stoffa, dato che quelle regolamentari sono finite. Le mascherine, ritagliate in vari tessuti colorati, sono a disposizione gratuitamente presso l’edicola e la parrocchia. «Ovviamente – spiega il parroco don Luca Discacciati – non si tratta dello stesso materiale di cui sono composti i dispositivi medici, ma è un minimo servizio alla prevenzione per coloro che necessariamente devono uscire di casa per spesa, farmacia, commissioni non prorogabili. Si possono ritirare al mattino presso l’edicola di Betty e nel pomeriggio in casa parrocchiale». Ottanta mascherine sono pronte da sabato, e la casa di riposo cittadina ne ha già ordinate una ventina.
«Abbiamo dieci signore di Pieve del Cairo, a cui se ne sono aggiunte due a Suardi e tre a Mezzana Biglia. D’accordo con i sindaci dei due paesi distribuiremo le mascherine in municipio o presso le cassette postali di chi ne fa richiesta». Nei giorni scorsi a Pieve del Cairo sono avvenuti tre decessi per coronavirus (l’ultimo ha riguardato Celeste, 59 anni, corista e cuoca dell’oratorio) e don Luca ha recitato il Rosario per i defunti in chiesa, da solo, collegato agli altoparlanti che diffondevano le preghiere all’esterno, in modo da coinvolgere tutta la popolazione. Al parroco si deve inoltre l’ideazione di un servizio di spesa a domicilio per anziani e persone impossibilitate a uscire, effettuato in questi giorni da alcuni giovani animatori dell’oratorio parrocchiale.
Davide Zardo