Asst: «A Mede potenzieremo le cure palliative»

Il reparto di cure palliative dell’ospedale San Martino di Mede non chiuderà. Lo sostiene l’Asst diretta da Marco Paternoster, dopo le preoccupazioni espresse da Guido Bertassi, presidente dell’associazione “Amici delle cure palliative”.

NO ALLARMISMI «Il reparto ha ridotto i posti letto per mancanza di personale infermieristico» aveva dichiarato Bertassi. E la preoccupazione era che questa carenza di dipendenti fosse dovuta a un loro eventuale trasferimento nell’Ospedale di comunità del San Martino, ma la direzione di Asst ribatte: «Gli infermieri sono otto, e nessuno di loro è stato traferito ad altri reparti. Si tratta di una struttura complessa, che verrà potenziata. Non c’è mancanza di personale, anzi siamo soddisfatti perché non abbiamo dovuto trasferire nessuno, in quanto abbiamo trovato tutti gli infermieri per l’ospedale di comunità». Anche il sindaco Giorgio Guardamagna è tranquillo: «Non mi risulta una carenza di personale. Attenzione a non fare allarmismo». Così l’assessore comunale alla sanità, Fabrizio Carena:

Mi sembra strano che un reparto così all’eccellenza in tutta la provincia rischi la chiusura.

I DUBBI Ma alcune perplessità rimangono. «Mi sembra – commenta Antonella Bertarello, capogruppo di minoranza in consiglio comunale – che si esprima una forte preoccupazione da parte dei componenti dell’associazione. Preoccupazione che è da parte di tutti quando vengono rappresentati dei problemi e delle limitazioni all’ospedale. Nel tempo abbiamo visto solo una diminuzione dei servizi, mai una sua vera implementazione. Questo è da considerarsi anche quando si parla di ospedale di comunità. C’è la struttura, ma il problema è la mancanza di medici e infermieri. Non basta mettere a bando dei posti, bisogna gratificare maggiormente chi sarà assunto nel pubblico e in periferia. Questo perché da troppo tempo si osserva un passaggio degli operatori della sanità dal pubblico al privato. Tornando alle palliative, speriamo che ciò non accada perché sarebbe davvero grave e insensato. Credo che il sindaco, nell’ambito della conferenza dei sindaci pretenda di sapere da Asst cosa intendono fare».

Preoccupato anche Simone Annibale Ferraris, presidente del consiglio comunale, che da qualche tempo non risparmia le critiche alla sua stessa maggioranza: «La mia preoccupazione deriva dal fatto che l’intero ospedale è allo stato terminale per colpa di chi amministra la nostra cittadina. Quando ci si sgancia dai partiti e non si riescono ad avere contatti a livello regionale, si dimenticano le esigenze dei cittadini. L’ospedale si sta smantellando pezzo per pezzo ma non si è mai alzata la voce, e questo ha permesso ai burocrati di agire indisturbati».

Davide Zardo

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