Domani (sabato 25 novembre) alle 10,30 nella la sala polivalente del Comune di Garlasco verrà inaugurata la mostra “Garlasco, 1943: popolazione, economia e società nell’anno cruciale della Seconda Guerra Mondiale”.
DAGLI ARCHIVI Attraverso i documenti conservati presso l’Archivio storico comunale, le lettere dell’Archivio di Cultura Popolare del Novecento e le fotografie gentilmente messe a disposizione dal Gruppo Fotoamatori di Garlasco, la curatrice della mostra, Marta Bonzanini, e le archiviste delle Cooperativa Gli Aironi Talitha Maggiori e Marcello Muffa hanno ricostruito un percorso che in realtà copre un arco cronologico che spazia dagli anni Trenta al primo dopoguerra. «Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, che dal 2008 promuove e sostiene con risorse proprie e cofinanziamenti regionali – spiegano gli organizzatori – l’inventariazione del proprio patrimonio documentale, è stato possibile valorizzare le carte dell’Archivio storico attraverso la mostra, che resterà aperta fino al 2 dicembre, e la pubblicazione sul sito internet del Comune della relazione introduttiva».
LETTERE DAL FRONTE In particolare, la documentazione metterà in luce alcuni aspetti particolarmente rilevanti quali la condizione di irreperibilità sui vari fronti di guerra (dall’Africa alla Russia, dall’Albania alla Grecia) di militari di Garlasco, con il carteggio tra il podestà e i distretti militari al fine di reperire notizie circa la sorte degli irreperibili e la stesura dei verbali di irreperibilità; le lettere dei famigliari per chiedere notizie e sussidi; gli elenchi dei Presenti alle Bandiere; gli internati in Germania e l’assistenza alle loro famiglie e agli stessi prigionieri al loro ritorno fino al 1947. Le carte illustrano inoltre la condizione degli sfollati a Garlasco, provenienti specialmente da Milano, Torino, Genova, che nel 1944 giungono ad essere quasi quattrocento. Tra il 1941 e il 1943 inoltre in città erano stati internati due fratelli ebrei polacchi, Josef e Priwa Frankel, residenti a Biella, la cui vicenda si dipana tra il carteggio tra il podestà e la Questura circa le misure imposte, il permesso di corrispondere con i famigliari e la negazione di permessi. Le carte tuttavia presentano anche dati rilevatori circa la vita dei civili al tempo della Seconda Guerra Mondiale: il commercio e l’artigianato, in una città ricca di negozi e botteghe, nel centro come nelle frazioni, le scuole centrali e rurali, come quella di Ca’ Bassa della quale si conserva una dettagliata descrizione, il servizio sanitario.
COLLABORAZIONE «La mostra – concludono dal Comune – sarà essere occasione di collaborazione tra il Comune di Garlasco e l’Archivio di Cultura Popolare del Novecento, con sede a Vigevano e dichiarato di notevole interesse storico dal Ministero dei Beni Culturali per il tramite della Soprintendenza Archivistica della Lombardia. Saranno infatti lette ed esposte le lettere dalla Campagna di Russia di Mario Ugazio, commilitone del garlaschese Pierino Luvoni nella Divisione Sforzesca, anch’egli disperso in terra di Russia. L’esposizione dei documenti d’archivio sarà inoltre accompagnata dalle immagini in bianco e nero messe a disposizione dal Gruppo Fotoamatori relative alla città negli anni Trenta-Quaranta».
Mauro Depaoli