Promuovere la cultura del verde, dell’agricoltura e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una sana alimentazione: ecco spiegati i motivi per i quali l’assessore all’ambiente Cristina Maldifassi propone la nascita e la costituzione degli orti urbani. Un orto urbano consiste in uno spazio verde di proprietà comunale e di dimensione variabile, la cui gestione è affidata per un periodo di tempo definito ai singoli cittadini, più spesso riuniti in specifiche associazioni.
«Si tratta anche di una scelta urbanistica – dichiara l’assessore Maldifassi – che ci potrà garantire di restituire valore e utilità pubblica a terreni che altrimenti finirebbero nel dimenticatoio e magari essere oggetti a manovre di speculazione edilizia. Invece la città dispone di una serie di aree che potrebbero essere utilizzate proprio per diventare una risorsa importante per la cittadinanza e la comunità. Se davvero verranno costituiti orti urbani, si potrà assistere a una forte crescita sociale, che riguarderebbe diverse zone della città e di questo i cittadini non potranno che trarne giovamento».
GLI ORTI L’assegnazione degli spazi in cui dare vita agli orti urbani dovrà comunque essere normata da apposito regolamento comunale. Si tratta di un progetto sostenuto da Regione Lombardia, che nel corso del 2023 ha provveduto a dare una dotazione di 150 mila euro e contribuire al 50 per cento delle spese sostenute dai Comuni intenzionati a dotarsi di uno o più orti urbani. I progetti finanziati col bando apposito, in particolare, devono includere l’applicazione di tecniche agricole sostenibili. In sostanza non devono mancare la tutela e la salvaguardia della fertilità del suolo, misure volte a incentivare al risparmio idrico, un corretto riciclo dei rifiuti e una forte predisposizione all’educazione alimentare e sostenibile.
PIU’ VERDE E PGT Tanti quindi i motivi per promuovere e sostenere il verde urbano:
«Non è da tralasciare il discorso di natura economica – sottolinea Maldifassi – altrettanto importante. Quella dell’orto urbano rappresenta una strada da percorrere per cercare di rispondere a situazioni di crisi e disagi economici. Garantirebbe anche una via alternativa per fare la spesa».
Una scelta urbanistica che troverà la propria ubicazione all’interno del nuovo Piano di governo del territorio. Entro la fine del 2024 il Pgt farà il proprio ingresso in Consiglio comunale e così anche il progetto della costituzione di orti urbani: “Aiutano l’ambiente e fanno bene allo sviluppo economico e sociale del territorio. Promuovono la biodiversità e ci fanno bene, perché portano sulla nostra tavola frutta biologica e senza pesticidi».
Edoardo Varese