Mortara punta sulle comunità energetiche

Ecologia, efficientamento energetico, valorizzazione della via Francigena, sviluppo sostenibile, risparmio di consumo del territorio e servizi sono i punti cardine del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) targato Cristina Maldifassi. Si tratta di una netta virata rispetto a quanto la precedente maggioranza, sotto la guida dell’assessore all’Urbanistica Gerry Tarantola, aveva previsto. Grande attenzione è rivolta al futuro, ai problemi energetici che in questo periodo particolare attanagliano famiglie e imprenditori con bollette astronomiche. Mortara potrebbe essere la prima città in provincia a puntare sulle nuove comunità energetiche. In pratica, lo scopo futuro è di rendere la città autosufficiente per la produzione di corrente elettrica. Sembra una chimera, ma non così folle. L’aumento del costo dell’energia e nuovi incentivi che potrebbero arrivare a carattere regionale, nazionale o europeo potrebbero ulteriormente incentivare l’installazione, ad esempio, di impianti fotovoltaici. Ma anche le imprese potrebbero indirizzare una parte delle proprie capacità verso la produzione di corrente elettrica. Già qualcuna, in zona, utilizza il calore prodotto per la propria attività lavorativa, anche per produrre corrente. Questo comporterebbe un basso rischio blackout e dall’altro una grande mano per l’ecologia e la sostenibilità. L’uso intenso delle fonti rinnovabili in zona (solare, calore, acqua) può davvero cambiare la città, migliorarne la qualità dell’aria, ridurre le bollette e la dipendenza da grandi aziende.

L’assessore Cristina Maldifassi

Ma il nuovo Pgt targato Maldifassi dà uno sguardo alla storia e al territorio in termini di turismo. La valorizzazione della via Francigena, percorsa ogni anno da centinaia di pellegrini diretti a Roma, la collaborazione per la tutela dei prodotti tipici (prodotti d’oca e riso) potrebbero trasformare la zona in qualcosa di più appetibile anche per il turismo di prossimità. Persone che utilizzano, magari, la giornata della domenica per trascorrere qualche ora, magari utilizzando l’ecologico treno, percorrere con bici piste ciclabili collegate in rete, per vedere la Lomellina e gustare i suoi prodotti tipici. Un sistema di rete (treno, arte, piste ciclabili, gastronomia) che in zona non ha ancora funzionato, tranne la bella iniziativa dell’ex sindaco di Breme che ha saputo valorizzare la “piccola Loira”, cioè il circuito dei castelli presenti in Lomellina. Si punta al recupero dell’esistente. delle aree dismesse e riqualificate e ad evitare il consumo di ulteriore suolo. Oltre a questo il Pgt vuole predisporre e prevedere servizi per una città che non deve solo essere un dormitorio per chi lavora a Milano, ma una città da vivere a due passi dalla grande città, ma anche dalla tranquilla campagna.

Giorgio Giuliani

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