Prende quota la raccolta di firme contro i disservizi di Trenord sulla linea Pavia-Alessandria. Le firme raccolte da numerosi pendolari e non solo sono arrivate a quota 420 a dimostrazione di quanto il problema dei ritardi e delle soppressioni dei treni sia ormai diventato cronico e in particolar modo esasperante per chi utilizza la tratta ferrata per lavoro o per studio.
Continua il picchetto di raccolta ogni giovedì in coincidenza del mercato settimanale, allestito da alcuni pendolari e da genitori di ragazzi che usano il treno per raggiungere il capoluogo provinciale. La raccolta firme vuole ancora una volta dimostrare quanto le problematiche sulla tratta siano purtroppo di routine quotidiana, basta scorrere le comunicazioni di Trenord per capire quanto soppressioni all’ultimo e ritardi siano costanti ogni settimana. Così commentano alcuni promotori della petizione che va avanti da alcune settimane: «Puntiamo ora a un incontro tra una nostra delegazione, l’assessore regionale alla mobilità Franco Lucente e altri funzionari lombardi interessati al trasporto pubblico. A sostegno della nostra causa avremo anche l’appoggio dei consiglieri regionali pavesi e dei sindaci che contiamo siano numerosi e con noi in prima linea». La protesta va oltre:
Cercheremo di sollevare il problema tra le istituzioni per trovare un aiuto finalmente esaustivo. Dobbiamo comunque ammettere che, nelle ultime settimane, i disservizi sembrano diminuiti e le corse sono più regolari. Confidiamo sia un buon segno, ma il nostro impegno anche nei Comuni vicini continua.
Nel cammino, non certo recente, per la soluzione del problema già c’erano state due lettere del sindaco Roberto Zucca inviate all’assessore Lucente. «Da Milano solo promesse di miglioramento facendo leva anche sul fatto che Trenord ha effettuato un investimento per l’avvento di nuovi treni, ma anche i convogli di nuova generazione hanno continuato a produrre ritardi e soppressioni al punto da motivare tante proteste» concludono i pendolari esasperati.
Stefano Calvi