San Giorgio, «I soliti troppi incidenti»

A San Giorgio di Lomellina si respira già aria di elezioni. Il piccolo comune lomellino (1016 abitanti registrati nel 2021) sarà tra quelli che andranno al voto nel nostro territorio. Nonostante la scarsa popolosità del paese, o forse proprio per questo, le esigenze sembrano essere prettamente legate alla cura del singoli; sia per quanto riguarda le politiche giovanili sia per quelle legate alla cura degli anziani. In merito al prossimo appuntamento elettorale di giugno sia l’opposizione che l’attuale amministrazione preferiscono non sbilanciarsi.

TANTA PRUDENZA Non si risparmiano, però, critiche rispetto a quello che è il “clima” che si respira in consiglio comunale e soprattutto in merito alla gestione dell’ultimo mandato che ha visto come sindaco Giovanni Bellomo che, nel 2019, vinse sull’avversario Angelo Antonio Chiabrera. «Non mi stupisce il fatto che l’opposizione rilasci dichiarazioni – precisa il sindaco Bellomo – io dico solo che sono soddisfatto di ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni. In quanto alle prossime elezioni non voglio rilasciare dichiarazioni perché ritengo i tempi non ancora maturi». L’opposizione è di tutt’altro avviso. Marcella Muffa, capogruppo per la lista “Vivo San Giorgio”, dichiara: «I rapporti con la maggioranza sono molto tesi, il clima è stato tutt’altro che costruttivo e in consiglio non abbiamo avuto risposte soddisfacenti su nulla. Abbiamo addirittura riscontrato problemi negli accessi agli atti». L’opposizione rileva anche una netta discrepanza tra ciò che era stato promesso dal sindaco Bellomo e dalla sua lista “Noi per San Giorgio”, e ciò che poi è effettivamente stato fatto.

SOLO PROMESSE «Cavallo di battaglia della lista di Bellomo – aggiunge Muffa – era proprio il coinvolgimento attivo della cittadinanza per capire, in tempo reale, quali fossero le esigenze della popolazione. Tutto questo non è mai avvenuto, né sulle questioni che toccano più da vicino i residenti (tipo la raccolta differenziata) né tantomeno sulle questioni più “programmatiche” come ad esempio la situazione alla ex chiesa di San Rocco». San Rocco, infatti, è stata adibita a sala polifunzionale in cui, però, manca da oltre due anni il riscaldamento; questi disagi, oltre a renderla oggettivamente inutilizzabile d’inverno, causano un’oggettiva presenza di umidità che ormai è diventata un problema per qualsiasi progetto si voglia pensare di realizzare all’interno.

TROPPI INCIDENTI Per quanto riguarda le questioni che quotidianamente si affrontano per le elezioni amministrative, Marcella Muffa precisa: «La questione dell’alto tasso di incidenti stradali, oggettivamente, non è da imputare all’amministrazione comunale, essendo quella che passa per San Giorgio una strada molto trafficata che, addirittura, una volta era tangenziale. Anche per quanto riguarda la raccolta differenziata, oggettivamente, a parte critiche soggettive, non si può dire nulla se non, appunto, come già detto, sottolineare lo scarso coinvolgimento della popolazione locale che poteva essere giustificato quando, con il fallimento del Clir, i comuni si sono trovati in emergenza ma che non può assolutamente essere giustificato quando, dall’anno scorso, si è fatta una normale gara. Sarebbe bello che, su queste questioni che toccano in prima persona la quotidianità dei cittadini, si facessero assemblee pubbliche».

DEBITI Muffa ammette che «tutto ciò nella cornice di un disavanzo di partenza di 265 mila euro e un debito di 50 mila che hanno causato l’avere, tutti gli anni, un bilancio blindato». Va anche precisato, tuttavia – rincara la dose Marcella Muffa – che «questo disavanzo è il risultato dell’amministrazione precedente a quella di Bellomo di cui, però, sia Bellomo sia il vicesindaco Andrea Mora facevano parte».

Edoardo Casati

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