San Martino Siccomario dice no al consumo di suolo e sale sul podio

San Martino Siccomario si accomoda sul podio dei comuni “Risparmia suolo 2023”, salendo sul primo gradino della graduatoria nella categoria “piccolo” centro urbano ( fino ai 10mila abitanti). Lo stabilisce il Rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023”, pubblicato dal 2014 ogni anno dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e giunto alla decima edizione. Quest’anno, in particolare, il documento è stato integrato nel Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), offendo stime aggiornate in merito al consumo di suolo per tutti i comuni italiani, fondate su una nuova cartografia che si avvale di immagini satellitari ad alta risoluzione.

SUL PODIO In occasione della presentazione del nuovo report di ISPRA sul consumo di suolo, è stata anche aggiornata la classifica dei “Comuni risparmia suolo”, che esprime una valutazione delle dinamiche insediative a livello comunale, basata sull’individuazione dei comuni nei quali le trasformazioni di copertura del suolo riconducibili alla nuova artificializzazione sono limitate o assenti. L’analisi è stata svolta provvedendo a suddividere i comuni in 3 categorie sulla base della dimensione demografica, secondo il dato ISTAT della popolazione residente per il 2022, distinguendo comuni piccoli (con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti), comuni medi (popolazione compresa tra 10.000 e 50.000 abitanti) e comuni grandi (con popolazione maggiore di 50.000 abitanti).

SEGNALE DI SVOLTA San Martino Siccomario, con una riduzione del consumo di suolo di 0,2 ettari rappresenta un passo significativo in un territorio e in una regione, come la Lombardia, che registra dati preoccupanti da punto di vista dell’ambiente e dei cambiamenti del clima. «Il Comune di San Martino Siccomario – evidenzia il sindaco Alessandro Zocca – ha raggiunto questo primato, attraverso un’attentissima politica di gestione del territorio, improntata alla rigenerazione urbana e alla rinaturalizzazione di alcune aree destinate ad urbanizzazioni dalle precedenti amministrazioni. Questo ha fatto sì che nel triennio 2019-2022 il comune abbia registrato una riduzione del consumo di suolo di 0,21 ettari riducendo la percentuale di suolo consumato dal 16,75% al 16,72%». Sguardo rivolto al territorio e al futuro: «Occorre una forte azione amministrativa, attenta a tutte le esigenze del territorio e capace di affiancare le azioni di rigenerazione dei privati con interventi di qualità sulle infrastrutture pubbliche e l’esempio della riqualificazione di Via Turati ne è un significativo esempio. Questo risultato, che ci pone al vertice nazionale tra i comuni fino a 10.000 abitanti, è frutto del lavoro collegiale della nostra amministrazione che ha saputo valutare con cura ogni singola situazione, mettendo sempre in primo piano la necessità di contenere il consumo di suolo».

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