Gennaio di nebbia, gennaio di smog. Il ritorno della regina della pianura Padana, che da qualche anno si era diradata e non avvolgeva più ogni cosa come in passato – ristretta da temperature oltre gli standard stagionali – ha portato con sé una fitta coltre di polveri sottili. La combinazione di condizioni meteorologiche, riscaldamento (si è pur sempre nei dintorni dei “giorni della merla”) e traffico veicolare ha riportato i valori di PM2.5 e PM10 fuori controllo.
I PROVVEDIMENTI Tanto che la Regione ha decretato per i comuni sopra i 30mila abitanti della provincia di Pavia, che da 5 giorni ha supertato i limiti massimi (tra questi Vigevano, ma anche, pur di dimensioni minori, quelli dell’hinterland pavese come Carbonara, San Martino e Travacò) una serie di provvedimenti. In primis, il divieto di circolazione, dalle 7.30 alle 19.30, per tutti i mezzi di qualunque alimentazione Euro 0 e Euro 1 (immatricolati prima del 1997) e veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio (prima del 2009). In tutti i comuni della provincia è vietato inoltre tenere temperature superiore a 19 gradi nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico di classe emissiva fino a 3 stelle compresa, accendere fuochi all’aperto e, in ambito agricolo, spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione.
I DATI Le centraline Arpa confermano il cambio di passo. A Vigevano il 2023 si è chiuso con una concentrazione media annua del PM10 di 25.1 microgrammi al metro cubo – la più bassa dal 2012 – con dicembre a registrare il valore più alto, 39.9, ampiamente superato da gennaio che si chiude con 41.8 e ben dieci giorni al di là del valore soglia di 50 microgrammi al metro cubo fissato dall’Ue: in trenta giorni quasi metà dei superamenti visti nei dodici mesi appena trascorsi. A Parona la media 2023 è stata 24.4 per il PM10 e 15.8 per il PM2.5, ma a dicembre si è saliti a 37.2 e 29.6 e gennaio ha raggiunto 46.5 e 35.3 (con 10 superamenti), a Sannazzaro rispettivamente 24.1 e 16.0, con dicembre a 29.3 e 20.9, giunti nei primi giorni dell’anno a 38.6 e 27. Sono tutti valori ben al di là di quelli previsti dall’Oms (15 e 5), ricordando che non esiste una soglia al di sotto della quale lo smog non produce danni per la salute, che possono essere malattie respiratorie, cardiovascolari, tumorali. Si stima che ogni anno l’inquinamento atmosferico costi la vita a 140 persone al giorno che vivono in pianura Padana, 53mila all’anno.
a cura di Af, Gds