Falso ideologico dal privato in atto pubblico, truffa, omessa dichiarazione e frode nelle pubbliche forniture. Queste le accuse rivolte al presidente del cda di una cooperativa che in Lomellina aveva in gestione diversi centri di accoglienza per migranti. La Guardia di Finanza di Vigevano, su delega della Procura della Repubblica di Pavia, ha eseguito questa mattina, lunedì 3 marzo, un sequestro preventivo di circa 66mila euro nei confronti del presidente del consiglio d’amministrazione di una cooperativa attiva nella gestione dell’ accoglienza per migranti in Lomellina. Le indagini hanno avuto inizio nel maggio 2023, con la collaborazione della Prefettura di Pavia e hanno portato alla luce un sistema di frode articolato.
INCHIESTA La cooperativa in questione avrebbe truccato i numeri relativi agli ospiti presenti nei centri di accoglienza, provvedendo a falsificare i registri mensili e apponendo firme di persone inesistenti. Questo stratagemma ha consentito di ottenere finanziamenti pubblici non dovuti.L’inchiesta ha inoltre rivelato che molti servizi previsti dal contratto non sono mai stati erogati, nonostante la cooperativa ricevesse regolarmente i relativi pagamenti. A fronte di queste gravi irregolarità , la Prefettura ha deciso di rescindere unilateralmente il contratto con la società già nell’aprile 2023. Oltre alle accuse legate alla frode sui fondi pubblici, il presidente del CdA della cooperativa è sospettato di aver distratto somme di denaro dalla società a proprio vantaggio, omettendo di dichiarare i relativi redditi al fisco. L’uomo dovrà ora rispondere di truffa, falso ideologico in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e omessa dichiarazione dei redditi.Â
Edoardo Varese