L’amuchina non si trova più? Il Casale “inventa” Amu-Casale. L’iniziativa è partita da Daniele Giordano, tecnico di laboratorio 38enne che ha pensato di rispondere così all’emergenza sanitaria, spezzando la tensione del momento e onorando la memoria del chimico Luigi Casale a cui la scuola è intitolata. Per realizzare il disinfettante ha seguito la ricetta dell’Organizzazione mondiale della sanità e ha sfruttato il laboratorio dell’istituto. «Mi è venuto in mente – racconta Giordano – parlando con mia sorella; lei è farmacista e mi ha detto che, visto che non la trovavo in giro, avrei potuto farla da solo, seguendo le indicazioni dell’Oms.
Mi è sembrato un buon suggerimento e ho deciso di provarci, del resto si tratta di sostanze che si possono reperire facilmente anche al supermercato
BASTA UN POCO DI… Alcol etilico, acqua ossigenata e glicerolo sono gli ingredienti che ha usato Giordano, gli stessi che indica anche il virologo Roberto Burioni sul suo sito MedicalFacts, a cui ha aggiunto un tocco personale per personalizzare Amu-Casale: «Ho pensato di usare un po’ di olio essenziale di argan». Con un po’ di pazienza e di lavoro il risultato è stato raggiunto: «Si tratta di dosare le varie componenti nelle quantità adeguate, anche perché se no il rischio è che la consistenza sia più simile a quella di un budino e che lasci una sensazione sgradevole sulle mani; devo dire che è venuto proprio bene».
L’ultimo tocco di classe è stato l’etichetta, personalizzata col logo della scuola dall’ausiliario amministrativo Cristina Grassi
il tutto rispettando le procedure e le prescrizioni stabilite dai decreti della Presidenza del consiglio e dalle ordinanze di Ministero della salute e Regione Lombardia relative all’epidemia, tanto per l’uso del laboratorio quanto per l’interazione tra il personale in servizio.
REAGIRE ALL’EMERGENZA Soddisfatto il dirigente scolastico Stefania Pigorini, secondo cui si tratta «di un bel modo per celebrare Casale e per sottolineare la continuità tra l’Istituto e la persona di cui porta il nome. Oltretutto questa piccola intuizione arriva nell’anno in cui la nostra scuola si appresta a festeggiare un secolo di vita ed
è bello, in un momento in cui c’è una particolare attenzione all’igiene e alla salute a causa dell’emergenza coronavirus, da un lato affrontare la sospensione delle attività formative guardando al futuro attraverso la didattica a distanza, le lezioni in streaming e le aule digitali, dall’altro rinforzare il legame culturale col passato recuperando la tradizione
Al momento “Amu-Casale” è solo un modo per stemperare la tensione e non ha velleità d’impiego su larga scala, ma in seguito potrebbe diventare un’occasione per gli studenti dell’Istituto, in quanto il Dipartimento di chimica ha intenzione di impegnare le classi seconde in una serie di test e di ricerche per verificare l’efficacia della soluzione e calcolare i dosaggi per avere una migliore azione disinfettante. Luigi Casale, a cui la scuola è intitolata, era originario della Lomellina e all’inizio del Novecento formulò il più importante processo per la sintesi dell’ammoniaca, tanto efficace da fare della sua azienda una potenza mondiale e rigorosamente made in Italy, al punto che non volle mai cedere il brevetto all’estero e obbligò le aziende straniere a usare personale e attrezzatura italiani.
Giuseppe Del Signore