Corso Aldo Moro rimarrà chiuso per quasi 3 mesi. Sono queste le tempistiche date dal Comune riguardo ai lavori, iniziati lo scorso lunedì 27 gennaio, sul tratto di strada dove sorgerà la rotatoria che collegherà lo stesso corso Aldo Moro con il prolungamento di via Acqui. La realizzazione della rotonda, di per sé, non é la causa scatenante dell’interruzione della viabilità: in particolare in loco si prevede anche la realizzazione di scavi per la posa del nuovo collettore fognario e per il collegamento con la rete di via Acqui, l’estensione della rete gas metano, la realizzazione di una torre faro per l’illuminazione dell’area, la costruzione di un attraversamento pedonale semaforizzato e del relativo collegamento pedonale con un nuovo marciapiede in estensione su strada Cascine Barbavara e, infine, la risagomatura ed allineamento delle sedi stradali esistenti. Coordinate e connesse alla realizzazione della nuova rotatoria, sono previste anche le opere, di competenza della società Asm, relative all’estensione del collettore fognario principale sullo stesso corso Aldo Moro e della rete gas in direzione della frazione Piccolini.
Il tutto rientra nel progetto di riqualificazione dell’intera area, pensato dal Comune e realizzato da Tigros come compensazione per la recente costruzione del supermercato:
il nucleo centrale di tutto è il prolungamento di via Acqui, che formerà una “bretella” per far defluire il traffico in direzione dei Piccolini
Contestualmente in tutta l’area (che comprende anche corso Novara, via Alessandria e via adiacenti) saranno estesi fognature, gas e rifatti manti stradali e marciapiedi.
La programmazione di tutti gli interventi, in coordinamento tra l’amministrazione comunale, Asm e Tigros (soggetto attuatore del Piano di Lottizzazione) si è svolta con una serie di incontri tecnici nel corso di novembre e dicembre: «L’importanza e la strategicità del progetto nel suo complesso, che garantirà la riqualificazione di un intero comparto della città di Vigevano e che si caratterizza per una rilevante estensione delle aree interessate e una complessità e diversità delle specifiche lavorazioni – spiegano dagli uffici comunali – ha richiesto una programmazione razionale delle varie fasi, finalizzata a garantirne la realizzazione coordinata e continuativa, così da concentrare e limitare nel tempo gli inevitabili disagi conseguenti per la viabilità della zona».
Alessio Facciolo
La situazione viabilistica
Un’arteria trafficata chiusa con il traffico che sembra però tenere. Nei primi giorni di chiusura di corso Aldo Moro non si sono registrate particolari criticità di percorrenza: ha sicuramente aiutato il fatto che la segnaletica alternativa (benché non di immediata comprensione) fosse posta in prossimità delle due rotatorie che delimitano l’asse viario già nel week end precedente al via ai lavoria. Per le auto, il percorso consigliato dalla cartellonistica è quello che passa da via Battù, imboccabile da via Gravellona e da corso Novara. La strada, da percorrere ovviamente a velocità limitata trovandosi in una zona residenziale, non presenta particolari criticità, proseguendo in parallelo con corso Aldo Moro e sbucando in prossimità delle due rotatorie. Per evitare eccessivi problemi di traffico ai mezzi pesanti, invece, l’accesso a via Battù è stato interdetto: tir e camion devono praticamente fare tutto il giro della circonvallazione per evitare l’intoppo passando (facendo l’esempio per dei mezzi in arrivo da Milano) per viale Artigianato, viale Agricoltura e svoltando poi in corso Bambini Vittime delle Guerre per poter proseguire in direzione Piccolini e Gravellona, considerata anche la chiusura del cavalcavia Togliatti per il suo rifacimento.