«Andrea è a casa con la piccola, gli ho detto cosa deve preparare per pranzo e tra breve tornerò a casa, riuniremo la famiglia e mangeremo insieme». Barbara, la moglie del sindaco di Vigevano Ceffa, risponde alle domande dei giornalisti, alla fine dell’affollato corteo di domenica per esprimere solidarietà a suo marito, non senza una nota di commozione nella voce. «Quando Andrea ha saputo dell’evento– aggiunge – si è detto contento della vicinanza che la gente gli ha voluto dimostrare. Quello che in molti hanno fatto questa mattina è uno di quei valori eterni che non si superano mai e io di questo sono grata a tutti. Nel frattempo andiamo avanti, nella speranza di risolvere una volta per tutte questa situazione».

PARLA IL FRATELLO Poche parole, con la premura di specificare che questa non è una manifestazione “contro”, ma una manifestazione “per”. Per una persona onesta, dicono i suoi familiari, che ha sempre amato Vigevano. «Non è facile vivere ai domiciliari – racconta il fratello Paolo –. Solo i membri ristretti della sua famiglia (la moglie e i figli) possono comunicare normalmente con lui. Gli altri parenti devono chiedere regolarmente il permesso per poter parlare con lui. Va detto che non ci è mai stato negato, però non è una bella situazione»: Come sta? «Certamente non è felice – sottolinea – anche se tutti cerchiamo di stargli vicino. La risposta di stamattina non può che farci e fargli piacere. E’ la risposta della gente normale ad un uomo considerato una brava persona».
IL DISEGNO I familiari del sindaco sono tutti tra le prime file del corteo. Oltre alla moglie e al fratello, ci sono anche la mamma, il papà e il figlio ventenne. A guidare la sfilata c’è Marcello, il cognato. E tra i più accalorati c’è Egidio Sicilia, storico commerciante di mobili, conosciutissimo a Vigevano. E’ tra i più attivi. E’ lui che arriva in stazione con il grande striscione “Forza Andrea”. Alla fine sono comunque in tanti ad abbracciare i familiari ed esprimere la loro solidarietà. C’è anche un papà che mostra orgoglioso il disegno che gli ha dato la sua bambina da portare nel corteo. Provate ad indovinare cosa c’è scritto…?
Massimo Sala