Dichiarato fallito il calzaturificio Moreschi

Moreschi è fallita. La storica azienda, che per più di 70 anni era stata fra quelle che avevano portato in alto la fama di Vigevano come “capitale della scarpa”, termina definitivamente le proprie attività. A mettere la pietra tombale sul marchio nato in terra ducale la Prima sezione civile del Tribunale di Pavia, che nella giornata di giovedì ha decretato la liquidazione giudiziaria della Moreschi spa di proprietà del fondo svizzero Hurleys.

INSOLVENTE I giudici hanno accolto la richiesta presentata da 16 soggetti, tra fornitori e dipendenti, tutti creditori a vario titolo dell’azienda. Sulla sentenza emessa viene ribadito lo stato di insolvenza dell’imprenditore, non più, si legge nel testo «in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni tanto più che anche la prospettiva di recupero di un ingente credito che gli avrebbe permesso di estinguere la propria esposizione debitoria – labialmente riferita all’udienza del 18.06.2024 – appare allo stato sfumata». Il credito a cui viene fatto riferimento è quello che Hurleys vanterebbe a suo dire dalla Cotto srl, attuale proprietaria dello stabilimento di via Cararola, e sarebbe legato alla vendita dell’immobile. Soldi che la Cotto non ritiene di dove pagare, per via dei tanti affitti arretrati da parte dei proprietari di Moreschi: le parti sono da tempo in causa per tale ragione. Nei prossimi tre giorni Moreschi dovrà presentare i libri in tribunale, poi al curatore fallimentare toccherà il compito dell’inventario. Il 4 dicembre è stata fissata l’adunanza per l’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato.

AMAREZZA Intanto, la politica locale non nasconde amarezza per l’epilogo di una realtà storica di Vigevano. «Questa vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi e il nostro pensiero e solidarietà va alle lavoratrici e ai lavoratori che in questi anni hanno lottato per i propri diritti e la propria dignità e che ora non devono essere lasciati soli dalle istituzioni – è il commento di Alessio Bertucci, capogruppo del Partito Democratico – Abbiamo portato il tema in tutte le sedi dal comune, alla regione, al parlamento perché avevamo capito fin da subito che non c’era un piano industriale di rilancio, come dicevano da anni anche i sindacati, infatti il marketing, la finanza e i misteriosi stabilimenti green erano solo parole vuote senza nessuna prospettiva futura. Sicuramente la storia di Moreschi non meritava questa fine. Il tema ora è quello di rilanciare l’occupazione in città, sostenendo le aziende vigevanesi ma puntando su una nuova strategia attraverso il potenziamento delle infrastrutture per dare slancio al turismo, alla cultura e ai servizi».

Alessio Facciolo

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