Vigevano, il sindaco Ceffa resta ai domiciliari

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa resterà agli arresti domiciliari. È arrivata nella giornata di oggi (lunedì 24 marzo, ndr) la risposta del Gip all’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Luca Angeleri lo scorso sabato 15 marzo: richiesta rigettata, si legge nel documento fatto pervenire al legale del sindaco, in quanto i domiciliari sarebbero «l’unica misura idonea e adeguata a fronteggiare il rischio di recidiva e di inquinamento probatorio».

PAROLE DURE Sono parole durissime quelle usate dal Gip per motivare la sua decisione: nel documento trasmesso dal Tribunale Ceffa è definito «il motore della dinamica criminosa, essendo stato il primo a concordare con la consigliera comunale Roberta Giacometti il vantaggio della consulenza per una delle aziende municipalizzate come prezzo della sua fedeltà politica». «Vi è il pericolo concreto ed attuale che l’indagato, se lasciato libero di continuare a svolgere le proprie funzioni istituzionali – prosegue il documento di 7 pagine – reiteri comportamenti delittuosi analoghi», in quanto i fatti contestati «denotano una spiccata pericolosità sociale e una totale assenza di percezione del disvalore penale». La nuova stabilità in maggioranza non scalfirebbe, secondo il Gip, «la sua propensione a perseguire i propri personali obiettivi», rendendo il sindaco «totalmente inaffidabile […] nella gestione di qualsiasi incarico o servizio pubblico».

LA VICENDA Ceffa è agli arresti dal 28 novembre scorso con l’accusa di corruzione: assieme a lui, nell’indagine che ha travolto il Comune di Vigevano, erano stati messi ai domiciliari anche l’ex consigliera comunale Roberta Giacometti e gli ex dirigenti di Asm Veronica Passarella, Matteo Ciceri e Alessandro Gabbi. Tutti dimessosi dai loro precedenti incarichi e, in seguito a questo, tornati liberi: una strada che, secondo i beninformati, Ceffa non avrebbe mai preso in considerazione. Una prima richiesta di revisione della misura cautelare era stata rigettata a dicembre dal Tribunale del Riesame, una scelta confermata anche ora dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia Luigi Riganti che ha motivato la sua decisione con il rischio, a suo dire, che il sindaco reiteri la sua condotta. Ceffa è accusato di aver affidato una consulenza non necessaria a una persona riconducibile a Giacometti per far sì che quest’ultima continuasse a sostenere la maggioranza.

Le ultime

Papa Francesco, i funerali: «Ora prega tu per noi»

Papa Francesco, prega ora tu per noi. Un appello...

Quella carezza nel cuore dei fedeli

Tra le associazioni ecclesiali vigevanesi che più hanno seguito...

Letti e piaciuti / Cambiare l’acqua ai fiori

Violette Toussaint è la custode di un cimitero in...

27 aprile, II Domenica di Pasqua

C’è un uomo che non se la sente di...

Login

spot_img