Vigevano, oltre 250 persone sfilano a sostegno del sindaco Ceffa

“Forza Andrea” su sciarpe e striscioni in solidarietà al sindaco arrestato. Nella mattinata di domenica c’erano oltre 250 persone a sfilare in corteo per esprimere sostegno ad Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano ai domiciliari dallo scorso 28 novembre con l’accusa di corruzione. La manifestazione era stata indetta una decina di giorni fa, organizzata da parenti e amici del sindaco:

«Non vuole essere contro nessuno, né contro la magistratura né contro altri: siamo qui solo per sostenere Andrea, una brava persona»

è il mantra ripetuto più volte dagli organizzatori, i primi a reggere lo striscione che ha aperto il corteo e a lanciare, con un megafono, slogan di sostegno al primo cittadino.

CORTEO Il “serpentone”, partito dal piazzale della stazione, ha transitato per viale Mazzini e via Buozzi, per poi raggiungere il teatro Cagnoni e da lì, risalendo per via Merula, andare in piazza Ducale prima e di fronte al municipio dopo. Presente in massa il nucleo vigevanese della Lega, con tra gli altri il segretario cittadino (e consigliere regionale) Andrea Sala, tutti i consiglieri comunali (più qualche ex), il presidente del consiglio Claudio Vese, gli assessori Riccardo Ghia, Nunzia Alessandrino e Brunella Avalle, ma anche il segretario provinciale Jacopo Vignati e il presidente del parco del Ticino Ismaele Rognoni: tutti al corteo a titolo personale, senza simboli di un partito che, comunque, fin dalla prima ora e a partire dal segretario nazionale Matteo Salvini, ha sempre espresso solidarietà ad Andrea Ceffa. Assenti invece gli esponenti di maggioranza afferenti ad altre liste o partiti della coalizione, con l’eccezione della consigliera Emma Stepan, di Destra Indipendente.

COMMOZIONE Tanti anche i rappresentanti della società civile, persone legate alla famiglia e agli amici del sindaco, ma anche semplicemente coloro che con Ceffa hanno avuto modo di rapportarsi nella sua lunga carriera politica o nella vita privata. Una spontaneità emersa in alcuni momenti della manifestazione, con applausi e incitamenti. E se all’invito a rallentare la marcia, la risposta di un’arzilla signora è stata «Andiamo forte, forte come Andrea», non sono mancati i momenti più toccanti come quando, davanti al municipio, i famigliari hanno ringraziato i presenti per la vicinanza umana, un «valore eterno» di fronte al quale Barbara, la moglie di Ceffa, non ha potuto nascondere la sua commozione.

Alessio Facciolo

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