La mozione di sfiducia non passa. Con 12 voti a 12, viene rigettato il documento presentato da 10 esponenti della minoranza per far decadere sindaco e giunta che governano la città di Vigevano. Per avere l’ok al documento era necessaria la maggioranza assoluta: non bastava il voto compatto dell’opposizione, che c’è stato (nonostante qualche pressione arrivata dai vertici di Forza Italia sui consiglieri del gruppo di Squillaci), ma sarebbe servito almeno un voto a favore proveniente dagli scranni della maggioranza.
DUBBI I dubbi della vigilia erano legati soprattutto ai voti del gruppo di Forza Italia Ppe: lo schieramento, che rappresenta la Fi “ufficiale” ma è in minoranza, era il primo firmatario della mozione e, nei mesi precedenti, era sempre stato molto critico nei confronti dell’amministrazione. Dai suoi vertici era però arrivata l’indicazione di non provocare la caduta di una giunta di centrodestra: probabile che la loro scelta non facile («Ho un paio di problemi» ha in effetti esordito il capogruppo Giuseppe Squillaci nel chiudere la discussione) porti a delle conseguenze politiche tra gli “azzurri”. Qualche beninformato suggeriva anche qualche mal di pancia tra le fila della maggioranza: se c’erano, o se ci sono tutt’ora, non si sono però tradotti in uno sgambetto.
BILANCIO Per la sopravvivenza della giunta resta quindi ancor più cruciale il bilancio, che sarà votato il prossimo 23 dicembre alle ore 18.30: per avere l’approvazione non basterà un pareggio (senza il sindaco maggioranza e minoranza hanno 12 voti a testa), ma è praticamente impossibile che arrivi un aiuto dai banchi dell’opposizione. L’aiuto potrebbe però arrivare da Roma: se il governo prorogasse i termini per l’approvazione del bilancio a marzo, l’attuale amministrazione potrebbe vedere il 2025 cercare di riorganizzarsi nell’attesa che il sindaco Andrea Ceffa possa riprendere le proprie funzioni.
L’INCHIESTA Intanto, arrivano novità sul fronte dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco Andrea Ceffa, la consigliera comunale Roberta Giacometti e tre dirigenti di Asm. Uno di questi, Valeria Passarella, a inizio settimana ha mandato una pec a Comune e azienda per rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico di amministratore unico di Asm Vigevano e Lomellina. Il comune di Vigevano, nella giornata di martedì, ha pubblicato l’avviso per la ricerca del nuovo amministratore unico della holding; le candidature dovranno pervenire entro il 2 gennaio 2025.
Alessio Facciolo