Chiamata alle armi per riaprire il Tribunale di Vigevano

Un fronte comune, che comprenda avvocati, politica, amministrazioni locali e reti sociali, per spingere sulla riapertura del Tribunale di Vigevano. Sarà una vera e propria “chiamata alle armi” quella predisposta per il prossimo 30 luglio (ore 11) all’auditorium Mussini, con Aiga, Associazione Avvocatura Vigevanese e amministrazione ducale a farsi promotori di un incontro con tutte le parti coinvolte per coordinare una strategia avente come traguardo la riapertura del presidio di giustizia.

E che l’obiettivo sia quello di un fronte il più ampio possibile, lo dimostra il numero degli invitati: i sindaci del territorio (quelli della Lomellina occidentale e meridionale, ma anche dell’Abbiatense), le associazioni di categoria (Assolombarda, Associazione Industriali, Ascom, Confcommercio, Assomac, Confartigianato, Ance, Confagricoltura, Cia), le realtà sociali (Diocesi di Vigevano, Caritas, volontariato, Rete Cultura, Pool Vigevano Sport, Medici di Famiglia, dirigenti scolastici e la stampa) e soprattutto la politica, a partire dal presidente della Lombardia Attilio Fontana passando per i consiglieri regionali Giuseppe Villani, Ruggero Invernizzi, Roberto Mura e Simone Verni, coinvolgendo anche l’europarlamentare Angelo Ciocca, gli onorevoli Marco Maggioni, Chiara Scuvera, Elena Lucchini, Alessandro Cattaneo e Cristian Romaniello, i senatori Gian Marco Centinaio e Alan Ferrari e l’amministrazione ducale tutta, giunta e consiglieri compresi.

Tribunale giudice

Sebbene sia difficile che tutti rispondano presente, la questione (definita «annosa» dagli organizzatori) riguarda tutti, non solo i professionisti della giurisprudenza: l’incontro, con la modalità di un confronto diretto, sarà moderato dai presidenti di Aiga e Avvocatura Vigevanese (rispettivamente Valeria Fasani e Leonardo Fiorelli) e dall’avvocato Giuseppe Madeo, ultimo presidente del Consiglio dell’Ordine presso il Tribunale di Vigevano e da sempre in prima linea per ottenerne la riapertura. «Questa iniziativa coinvolge non solo gli avvocati del territorio, ma anche i sindaci, i presidenti delle associazioni di categoria e tutti i cittadini che si sono visti privare di un riferimento importante per la tutela dei loro diritti – spiegano gli organizzatori – risulta auspicabile un passo in avanti al fine di spingere l’attuale Governo a riallineare la geografia giudiziaria al principio costituzionale del maggiore decentramento amministrativo nei servizi che dipendono dallo Stato e al principio della giustizia di prossimità». La strategia individuata e già in parte annunciata nelle scorse settimane è quella di ottenere l’approvazione di una legge regionale che preveda l’abrogazione del comma 4 bis del famigerato Decreto Legislativo 155 del 2012 (quello che ha soppresso numerosi tribunali su tutta la Penisola), dal proporre poi al Parlamento: l’incontro verterà proprio su idee e progetto da inoltrare poi a un apposito tavolo tecnico in Regione.

La stessa via, nei mesi passati, è stata seguita da altre Regioni che nel 2012 si sono viste privare di numerosi presidi di giustizia: tra tutti, quello di Vigevano era quello che afferiva sull’area di riferimento più popolosa. «Tutti siamo stati vittime delle conseguenze negative di una riforma iniqua che, con la soppressione nel nostro circondario del Tribunale e della Procura della Repubblica, ha inevitabilmente indebolito l’intero contesto sociale, economico e civile – è l’appello degli organizzatori – ci auspichiamo una partecipazione diffusa a una battaglia che interessa non solo gli addetti ai lavori, ma la cittadinanza tutta».

Alessio Facciolo

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