In tutto 800mila euro a fondo perduto dalla Camera di commercio di Pavia per abbattere i tassi d’interesse per mutui e prestiti a partire da 10mila euro. È uno degli interventi volti ad aiutare i commercianti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. Una ripresa per la quale le Camere di commercio lombarde, insieme alla Regione, hanno indetto un bando da 11 milioni e 600mila euro. «Auspichiamo che anche il Comune di Vigevano comprenda le ragioni delle attività economiche – commenta Renato Scarano, componente del direttivo della Camera di commercio di Pavia e presidente dell’Ascom vigevanese – per un periodo eccezionale ci vogliono norme eccezionali. Occorre abbattere certe tasse come la Tosap e la Tari, o creare dei fondi di solidarietà. Ad esempio, che senso ha pagare una tassa per l’occupazione del suolo pubblico per i bar e i ristoranti che non possono mettere le pedane fuori, o per gli ambulanti del mercato? Bisogna discuterne insieme, programmando video-conferenze con il sindaco per chiarire le esigenze. È importante essere ascoltati, cercare un confronto per trovare soluzioni».
RISTORAZIONE AL PALO L’emergenza coronavirus si è rivelata difficile per tutte le categorie commerciali che non hanno potuto restare aperte. «Chi ha gli alimentari ci è riuscito, altri hanno trovato una soluzione con le vendite a domicilio – prosegue Scarano – ma le scadenze ci sono, bisogna pagare le merci di febbraio, le bollette e gli affitti, e i 600 euro di bonus certamente non bastano.
Buona parte degli esercizi commerciali è pronta per ripartire rispettando le regole di sicurezza, ma bar e ristoranti sono tra i più colpiti, e per alcuni sarà difficile e antieconomico riaprire, a causa della riduzione degli spazi per la clientela: lo spazio sarà dimezzato, perché un locale che prima conteneva 80 persone adesso ne potrà tenere 40, ma purtroppo le spese rimarranno fisse, impedendo di raggiungere la redditività necessaria
«Stiamo facendo richiesta ai Comuni di riaprire i mercati settimanali, almeno per gli alimentari. C’è tanta voglia di ripartire, e ci saranno merci messe in vendita a prezzi di costo, ma occorrono degli sgravi fiscali».
Davide Zardo
