Vigevano sarà una delle prime città in tutta Italia ad avere un monumento in memoria delle vittime del Covid-19. E’ stato lanciato ufficialmente il concorso di idee patrocinato da Rotary Mede Vigevano e amministrazione comunale per la realizzazione di un’opera d’arte per commemorare tutte le persone decedute a causa dell’epidemia. «Pensiamo che questa sia stata come una piccola guerra: nessun funerale, persone morte lontano da sole, lontano dai propri cari – spiega Franco de Cataldo, presidente del club rotariano – parlando con la gente abbiamo percepito la necessità di avere un luogo fisico dove qualcuno possa portare un fiore, un pensiero». Il monumento sarà posizionato in un’area all’interno del cimitero civico di Vigevano, probabilmente nello spiazzo di fronte alla chiesa. Non solo potrà essere realizzato in qualsiasi materiale, ma qualunque forma d’arte sarà presa in considerazione; è garantito il rimborso per il materiale, ma la prestazione sarà da considerarsi a titolo gratuito. La partecipazione alla proposta ideativa dovrà essere comunicata alla segreteria del Rotary Club Mede Vigevano entro il 31 luglio tramite l’indirizzo e-mail memorialecovid@outlook.it . Alla medesima segreteria dovranno anche essere presentati i bozzetti dell’opera: essi potranno giungere sia in forma cartacea sia in formato digitale, con disegno a mano o come rendering digitale. Assieme al bozzetto sarà importante allegare una breve presentazione dell’opera, specificando dimensioni, materiale, costi stimati e le motivazioni della scelta estetica compiuta. Entro il 30 novembre la scelta dell’opera da realizzare sarà decretata a insindacabile giudizio da una commissione composta da un rappresentante del comune di Vigevano, uno del Rotary Mede Vigevano e uno o più esperti d’arte locali designati dai due enti patrocinatori. La decisione sarà comunicata alla cittadinanza entro la fine del 2020, in modo che la realizzazione possa partire entro i primi mesi dell’anno venturo. «Una delle nostre necessità è che serva anche da memoriale per i giovani delle nuove generazioni – aggiunge Salvatore Poleo, tra gli organizzatori – perché in futuro si cerchi un diverso modello di sviluppo.
Alessio Facciolo
